NICOLAS VACCHI (FDI): SUL CARO-BOLLETTE AIUTARE FAMIGLIE E IMPRESE, LA PROPOSTA DI FRATELLI D’ITALIA E’ CONCRETA, IL SINDACO AVRA’ IL CORAGGIO DI FARE LA SUA PARTE?

Il problema energetico del cosiddetto caro-bollette rischia di mettere in ginocchio famiglie ed imprese. Al di là dei proclami dell’amministrazione comunale di Imola e delle promesse pseudoecumeniche del vicesindaco Castellari, bisogna che si affronti il tema seriamente, urgentemente e con proposte che limitino le difficoltà delle famiglie. Quando infatti sarà finito l’avanzo del bilancio comunale, con quali soldi il comune farà fronte al problema? Quali mezzi vengono messi in campo per aiutare le famiglie imolesi e le imprese e gli esercenti sul territorio?

E’ necessario che anche Panieri, che spero voglia perseguire l’interesse della comunità, faccia la sua parte, convocando i vertici di Hera, multiutility con il 45,8% del capitale sociale pubblico. È infatti il sindaco che con la propria responsabilità politica dovrebbe chiedere di elaborare un piano serio per mitigare l’impatto del caro energia sui cittadini di Imola e, nella sua qualità di presidente del Circondario Imolese, anche di quei residenti negli altri nove comuni circostanti.

Al pari del comune di Bologna, anche il Comune di Imola, attraverso il Con.Ami, è azionista Hera, -o meglio- è il secondo azionista di Hera. Per cui non può esserlo soltanto per ragioni di profitto, ma anzitutto per espletare la propria funzione istituzionale e rappresentativa delle istanze degli imolesi, che prima che utenti e consumatori, sono cittadini.

Fratelli d’Italia guarda con preoccupazione al tema del caro-bollette, ed ecco perché, mutuando l’idea dell’Onorevole Galeazzo Bignami, anche io, come capogruppo di FdI a Imola, chiedo al nostro Sindaco di Imola, quanto il nostro deputato ha chiesto al sindaco di Bologna.

Corre l’obbligo di ricordare al sindaco di Imola, qualora se ne fosse dimenticato, che il Comune, in qualità di socio di Hera, attraverso il Con.Ami beneficia di lauti dividendi. Come intende impiegarli?

Altra questione: gli ingenti stipendi percepiti dai vertici di Hera arrivano a cifre milionarie. Panieri avrà il coraggio politico di dire che tali cifre in questo momento di post pandemia e di emergenza energetica sembrano stridere molto con la situazione di difficoltà di molte famiglie, la cui economia domestica è allo stremo?

Il Sindaco Panieri avrà il coraggio di dire alla multiutility che essa ha tutti gli strumenti per fare qualcosa di utile per la comunità? Panieri è forse così ingenuo da dormire e da non avanzare alla società di servizi una propria iniziativa a favore delle famiglie?

Come Fratelli d’Italia, è stata lanciata una proposta ormai nel settembre 2021: posto che la bolletta non è tutta prodotta dal gas. Se il prezzo dell’energia è ‘fissato’ a quello del gas, se questo aumenta, cresce anche il prezzo dell’energia prodotta da altre fonti. Per questo Hera potrebbe aver la possibilità di intervenire subito.

Allora sta al sindaco dimostrare concretamente di farsi carico di questa situazione, chiedendo ad Hera di ripartire gli extra profitti a beneficio dei cittadini. Infatti la società dovrebbe essere nelle condizioni di quantificare da dove viene l’energia che rivende.

Come ha già ricordato l’on. Bignami, l’energia che viene da rinnovabili e da altre fonti diverse dal gas dovrebbe generare in larga parte degli extra profitti. I soci pubblici devono dimostrare di sapere orientare gli obiettivi aziendali anche verso l’interesse pubblico, rimettendo dei soldi nelle tasche dei cittadini.

Il sindaco Panieri e la sua giunta targata Partito Democratico, da che parte stanno? Proporrò questo argomento alla prima seduta utile del Consiglio Comunale di Imola, e pretendo di avere una risposta per arrivare alla soluzione concreta.