NICOLAS VACCHI (FORZA ITALIA): VI PRESENTO IL NOSTRO PROGRAMMA PER IMOLA

NICOLAS VACCHI (FORZA ITALIA): VI PRESENTO IL NOSTRO PROGRAMMA PER IMOLA

PROGRAMMA DI COALIZIONE CENTRODESTRA E CIVISMO

FORZA ITALIA – FRATELLI D’ITALIA – LEGA – FOCUS PALAZZOLO SINDACO PER IMOLA

GIUSEPPE PALAZZOLO SINDACO

ELEZIONI AMMINISTRATIVE IMOLA 10 GIUGNO 2018

non ci basta essere alter nativi…
serve una nuova “visione”

Premessa

Con il nostro programma vogliamo costruire il futuro di Imola scardinando i vecchi schemi di potere che hanno fatto regredire sensibilmente la nostra Città. Chi ha governato la nostra Città non ha capito che con il crescente cambiamento del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, il cittadino è diventato non solo il destinatario ma anche il co ntrollore che giudica la qualità della risposta. Il nostro compito è far rinascere Imola, attraverso un sistema aperto dove i cittadini, le imprese, il mondo del lavoro e le associazioni si sentano libere di avere le stesse opportunità. Noi vogliamo governar e Imola per unirla!

ambiente salute discarica

Non possiamo più ammettere che la parola ambiente sia slegata dal concetto di salute pubblica. Sono elementi cardine per la nostra qualità e per la nostra aspettativa di vita. Questo non significa dire NO agli

investimenti ma dire SI ai buoni investimenti.

L’economia verde o “green economy” dovrà essere un punto centrale di valutazione delle nostre future politiche ambientali. Il valore contestuale di un territorio (quindi il suo ambiente) da valore ai suoi immobili, ai suoi servizi e diventa attrattivo per le persone che scelgono conseguentemente dove vivere, lavorare, investire. Imola gioca il proprio futuro e la propria crescita su questa visione.

Il primo e più importante problema (ambientale ma soprattutto sanitario) è sicuramente quello della discarica Tre Monti. Non ci riconosciamo in una comunità locale che immotivatamente, e magari con una punta di egoismo, si oppone ad un’attività d’interesse generale. Per noi la discarica, così come è stata pensata negli ultimi decenni, è assolutamente incompatibile in quanto è una minaccia (concreta e con evidenze ambientali e scientifiche non contestabili) alla salute dell’intera aera geografica circostante.

Alcuni di noi hanno già combattuto la battaglia per lo stop all’ampliamento e alla sopraelevazione, unicamente a tutela dell’irrinunciabile diritto alla salute dei cittadini.

Il Sindaco, per legge, è il primo responsabile della salute pubblica. Salute pubblica che intendiamo garantire e tutelare da subito e senza alcun indugio.

La qualità delle acque, la grande incidenza sul territorio di malattie al sistema basso respiratorio, come riportato nell’Atlante della Mortalità della Regione Emilia-Romagna, sono elementi di altissima attenzione. A fronte di ciò, ci si trova con una gestione conflittuale e non trasparente dei rifiuti. Pertanto, riteniamo debba essere messo in discussione, senza indugio alcuno, l’organizzazione di questo servizio. I cittadini devono conoscere i rischi che corrono se non si interviene definitivamente per una nuova visione del ciclo dei rifiuti che è, e deve essere, assolutamente possibile!

Il ConAmi, in quanto proprietario della discarica e quale Consorzio pubblico partecipato al 66% dal Comune di Imola, deve improntare il suo operato alla tutela del bene comune e della salute pubblica e non più al mero profitto aziendale. ConAmi, prima di essere azionista di Hera, è espressione del territorio e dei cittadini. Questo è il primo cambio di passo, culturale e politico, da operare.

La discarica dopo 40 anni ha finito la propria vita “naturale”, è diventata una collina di 4.500.000 tonnellate di rifiuti, ha perso e perde sostanze liquide inquinanti come dimostrato dalle perdite di percolato e dal superamento dei limiti di legge per diversi inquinanti nei pozzi spia.

Emette gas tossici tra cui idrogeno solforato, ozono, metano: è una minaccia che grava sul nostro territorio e per questo riteniamo urgente far iniziare un processo di verifica con contestuale messa in sicurezza e bonifica.

Pertanto il nostro compito sarà quello di bloccare, da subito, l’ampliamento della discarica procedendo a immediati e approfonditi accertamenti a tutela della salute pubblica, per la difesa dell’ambiente e delle attività produttive agricole e turistiche.

Intendiamo iniziare a pianificare la sua bonifica utilizzando i fondi accantonati a tale scopo e impegnandoci per l’intercettazione di fondi europei per una riconversione dell’impianto che vada nella direzione di trattare solo materiale differenziato.

“Dove mettiamo i rifiuti di Imola?”, qualcuno ci chiede. Attenzione!! Il progetto di sopraelevazione e ampliamento non serve per i rifiuti urbani di Imola e circondario ma per il mercato, nazionale, dei rifiuti

speciali. Si tratta di oltre 200 tipologie di rifiuti come quelli ospedalieri non pericolosi, rifiuti derivanti da trattamenti chimici, fanghi e prodotti dell’industria e dell’agricoltura, rifiuti prodotti dalla raffinazione del petrolio… Per questo se ne chiede l’ampliamento. La nostra discarica è stata utilizzata per circa l’85% per questa tipologia di rifiuti ed è per questo che si è saturata così in fretta. Perché, negli anni, la volontà è stata quella di fare business e non di rispondere a esigenze territoriali di smaltimento di rifiuti urbani. E questa è informazione, mentre ogni altro messaggio di emergenza o di rischio emergenza non è altro che comunicazione distorta tecnicamente ed eticamente.

A Imola il rifiuto urbano deve essere da subito pianificato tramite una raccolta differenziata spinta con la collaborazione dei cittadini e con tariffa puntuale. Da lì, contestualmente, sarà possibile attivare investimenti sul sistema di avvio al recupero e riciclo. Attività normali in molte regioni e paesi.

Questo produrrà meno spese al cittadino con la riduzione dei costi (ogni cittadino sarà stimolato economicamente a differenziare e avrà benefici in salute e in riduzione della Tari). Si avvieranno poi economie virtuose con maggiori posti di lavoro per la raccolta e maggiore occupazione nel settore del riciclo. Occorre ragionare su un sistema che non sia più Hera-dipendente, valutando attentamente la possibilità di gestire in proprio alcuni settori del ciclo rifiuti come la raccolta e il trasporto. Servono azioni (e pressioni) urgenti, presso gli enti e gli organismi di competenza, Hera e Atersir, per arrivare all’emissione del bando pubblico per la gestione dei rifiuti.

L’ambiente, infine, per sua natura è correlato ad ogni attività e settore della nostra vita quotidiana, Urbanistica, Edilizia, Sanità, Scuola, Autodromo e tanto altro. Serve da subito definire una politica ambientale che si correli alle scelte e, ove necessario, diventi supporto alle decisioni creando opportune e adeguate sinergie.

Ripartiamo dalle piccole cose: dalla tutela delle aree verdi, dall’aumento dei cestini per rifiuti nelle aree con maggior afflusso di persone aumentando. Troppi cestini metallici, soprattutto in centro sono chiusi quindi inutilizzabili con conseguenti rifiuti cartacei sparsi per strada. Potenziamento del servizio posaceneri per evitare anche l’intasamento dei tombini (hanno un tempo di decomposizione molto lungo).

Idee di Governo

· Conferma chiusura discarica;

· Valutazione impatto sanitario approfondita

· No rifiuti speciali;

· Bonifica e interruzione gestione Hera;

· Utilizzo discarica solo per rifiuti urbani di Imola e Circondario;

· Differenziata spinta porta a porta

· Revisione dell’attuale sistema di raccolta differenziata intervenendo sulle criticità evidenziate dai cittadini.

Riqualificazione energetica e teleriscaldamento

Una amministrazione che guardi al futuro deve porre la massima attenzione al risparmio e all’efficientamento energetico. Vogliamo procedere a una ricognizione di tutti gli edifici pubblici al fine di qualificarli, migliorarli e renderli quanto più possibile autonomi dal punto di vista energetico prevedendo, ove possibile, l’installazione di impianti fotovoltaici.

Tema cruciale del nostro territorio resta quello del teleriscaldamento, un sistema gestito esclusivamente da Hera, unico gestore in grado di erogarlo, e dai costi che spesso risultano eccessivi.

Occorre premettere che il Teleriscaldamento può essere efficace solo se applicato a edifici di nuova generazione e altamente efficienti dal punto di vista energetico. Non si può pensare di allacciare al TLR edifici vecchi e caratterizzati da grande dispersione energetica. Occorre inoltre aprire una seria e puntuale trattativa con Hera per chiedere, urgentemente, la revisione e l’abbassamento dei prezzi.

Prevedere una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e dipendenti di strutture pubbliche al risparmio energetico , in particolare sull’uso e regolazione del riscaldamento e sui comportamenti che portano allo spreco di risorse ed energia (acqua, luce e gas)

L’amministrazione comunale vuole mettersi dalla parte dei cittadini aprendo al confronto con le associazioni di consumatori e con i comitati appositamente costituiti.

Idee di Governo

· Ricognizione degli edifici pubblici e qualificazione energetica;

· Aprire la trattativa con Hera per chiedere l’abbassamento dei prezzi praticati per il TLR;

· Allaccio al TLR esclusivamente degli edifici energeticamente efficienti. Nessun obbligo di allaccio al TLR per le nuove costruzioni. Per le nuove costruzioni, saranno promossi accordi specifici per garantire possibilità di scelta dell’impianto di riscaldamento fino alla firma del rogito.

· Adesione dell’amministrazione al Comitato telerimborsati. Apertura del confronto con le associazioni di consumatori;

· Libertà di scelta del cittadino. Informazioni capillari su come staccarsi dal TLR con comparazione dei costi.

sanità

Pur comprendendo che le politiche sanitarie richiedono la concentrazione delle casistiche più complesse in un numero limitato di centri (HUB) altamente specializzati, strutture che dovranno rimanere fortemente integrate con gli ospedali presenti sul territorio (SPOKE), il nostro obiettivo sarà quello di difendere i nostri servizi e i nostri presidi sanitari scongiurando il pericolo di un loro depotenziamento.

Occorre tempestivamente ridiscutere gli accordi già presi in ambito sanitario dall’Amministrazione uscente a livello di Conferenza territoriale socio sanitaria. Accordi che prospettano una eccessiva integrazione con le strutture bolognesi e che non tengono in considerazione possibili reti anche con l’area della Romagna.

La sanità oggi sta vivendo un momento di grande incertezza. Al di là degli annunci di riorganizzazione da parte della Regione Emilia-Romagna, non è chiaro quali siano gli obiettivi da raggiungere. Negli ultimi Documenti di Economia e Finanza Regionali si parla di integrazioni e di riduzione delle Aziende Usl ma non si dice chiaramente dove verranno imposti i tagli. È nostra intenzione dunque far luce sulle reali intenzioni di chi governa il Servizio Sanitario Regionale per poi valutare la strada da seguire.

Il complessivo depotenziamento del sistema sanitario pubblico verificatosi negli anni ha reso sempre più necessario il ricorso alle strutture private con i relativi costi a carico del paziente, limitando il diritto alla salute per tutti, decretato nel 1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale che attuava quanto stabilito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana.

Anche ad Imola, dietro lo schermo di periodiche rassicurazioni formali, stiamo assistendo ad uno smantellamento progressivo dei servizi del nostro Ospedale. Sono pertanto necessarie opportune azioni e risorse per meglio soddisfare le esigenze del nostro territorio e per dare risposte in loco alla popolazione.

L’Amministrazione Comunale ha la responsabilità politica di tutelare il diritto alla salute e l’accesso alle cure dei suoi cittadini attraverso l’organismo regionale chiamato “Cabina di regia per le politiche sanitarie e sociali”, alla quale partecipano Sindaci e Assessori da tutta la regione.

Aver ridotto i posti letto dell’ospedale S. Maria della Scaletta al di sotto del limite previsto dalla legge nazionale significa restare per ore al Pronto Soccorso in attesa che se ne liberi uno; significa dover ricorrere a letti aggiunti o a letti in appoggio in altri reparti, con tutti i disagi e i potenziali rischi assistenziali che ne derivano; significa infine la tendenza a dimettere pazienti non completamente guariti (Imola ha il tasso più elevato rispetto alla media regionale di re-ricoveri entro 2 settimane dalla dimissione precedente).

Già diverse nostre unità operative fanno parte della rete ospedaliera di Bologna. Noi vogliamo che tornino a Imola e che nessun’altra venga spostata a Bologna.

La precedente Amministrazione Comunale e la Direzione dell’Azienda USL in più occasioni hanno parlato di integrazione, reti cliniche, medici che si spostano verso i pazienti. La realtà ad Imola è assai diversa: sono i pazienti a doversi spostare sempre più spesso per cercare risposte che la sanità pubblica locale non offre e a dover spesso attendere il proprio turno in interminabili liste d’attesa.

Il medico di medicina generale è il responsabile della cura globale della persona e rappresenta il primo accesso del cittadino al sistema sanitario nazionale, pertanto dobbiamo rafforzarne il ruolo e nel contempo creare un sistema di collaborazione attiva con associazioni che operano sul territorio (Insalute, Professione Medica, ecc.). Bisogna snellire la burocrazia nei rapporti tra AUSL e medici di Medicina Generale e salvaguardare la presenza territoriale.

Idee di Governo

· Aumentare il numero di posti letto dell’ospedale S. Maria della Scaletta

· Nominare il prima possibile nuovi primari per i reparti attualmente vacanti

· Fissare la presenza settimanale ad Imola di medici specialisti in cardiochirurgia, ematologia, neurochirurgia, chirurgia toracica, pediatrica e vascolare per effettuare visite ai cittadini con difficoltà di spostamento

· Restituire dignità al personale medico e infermieristico sempre più spesso penalizzato con turni massacranti

sociale accoglienza terzo settore

La società italiana è cambiata, Imola è cambiata. Un’amministrazione attenta deve essere in grado di modificare le risposte in base ai nuovi bisogni.

Occorre maggiore flessibilità in ogni campo del sociale e del welfare.

Flessibilità con servizi all’infanzia più modulati alle esigenze di un lavoro precario delle mamme; flessibilità nel dare assistenza agli anziani potenziando l’autonomia o la domiciliarità; creazione di situazioni di integrazione sociale.

Occorre fare fronte al problema delle nuove povertà non esclusivamente pensando a supporti economici una tantum ma creando nuove possibilità di reddito attraverso formazione e accordi con il tessuto economico della Città.

Ecco allora l’altro concetto chiave: mettere in rete tutte le risorse della città per creare un modello efficiente di welfare.

Amministrazione comunale, cooperazione sociale, volontariato, mondo economico che lavorano in sinergia per dare nuove risposte e mettere in pratica percorsi virtuosi di sostegno sociale.

Dobbiamo mirare a una città dove la parola sussidiarietà entri a pieno titolo. Valorizzare ciò che di buono c’è e fonderlo insieme per un unico obiettivo: il benessere della nostra città e dei suoi abitanti.

Bisogna evitare forme di mero assistenzialismo. Occorre progressivamente limitare le politiche di mero assistenzialismo basate su aiuti a pioggia e operare per l’inserimento concreto delle persone appartenenti alle fasce più deboli. Devono essere previsti sostegni economici mirati sulle famiglie mettendo un freno alle politiche eccessivamente buoniste che non producono integrazione.

Accoglienza. Imola è da sempre una città accogliente e non deve di certo rinnegare questa sua peculiarità. L’accoglienza dei rifugiati è fuori discussione. L’ospitalità ai richiedenti asilo non è un atto dovuto. L’accoglienza deve essere limpida, trasparente e rispettosa. Compito delle associazioni coinvolte deve essere quello di commisurare gli aiuti sulla base della effettiva volontà di integrazione volontà di integrazione e accettazione delle leggi che regolano la vita italiana. Pertanto i progetti di accoglienza devono essere sostenibili per il territorio, chiari e mirati, prevedendo non solo diritti ma anche doveri da parte di chi è accolto. Riteniamo che con assoluta chiarezza debba essere detto che non ci può essere accoglienza per chi delinque.

Equità sociale. Perseguire l’equità sociale significa principalmente restituire equilibrio nella distribuzione degli aiuti e dei sostegni economici. Introdurre criteri che premino, nell’assegnazione degli aiuti, chi risiede da più tempo sul nostro territorio, non è solo una scelta di buon senso, ma è un obbligo morale dell’amministrazione comunale. Il Comune non può dimenticare chi ha contribuito maggiormente allo sviluppo e al mantenimento dei nostri servizi. Tale criterio dovrà essere introdotto per l’erogazione di contributi economici di ogni genere e nelle assegnazioni delle case popolari, prevedendo anche graduatorie speciali per le fasce particolarmente deboli come gli anziani.

Proprio per quanto riguarda le politiche abitative, argomento strettamente legato alle politiche per il sociale, sarà necessario promuovere un maggior controllo sull’operato di ACER, l’ente economico che ha in gestione il patrimonio immobiliare pubblico.

Sarà inoltre importante incentivare l’ascolto delle Associazioni, dei Sindacati e dei cittadini per avere un monitoraggio che fornisca all’Amministrazione Comunale una fotografia reale sull’utilizzo dei Fondi destinati alla Non Autosufficienza che spesso, vengono erogati sulla base di criteri stabiliti in periodi in cui il contesto socio-economico era totalmente differente. I familiari che si occupano di disabili e/o anziani devono essere tutelati e dati loro degli aiuti (caregiver).

Anziani. I nostri anziani sono una grande ricchezza, custodi della storia, delle tradizioni, della cultura del nostro territorio. L’amministrazione ha il compito di assisterli, tutelarli e accudirli in caso di necessità e qualora, purtroppo, non siano più autonomi. Non esistono sul nostro territorio case di riposo sufficienti. Le liste di attesa sono ancora troppo lunghe. Sono pochi 500 posti nelle case di riposo a fronte di un popolazione nel Circondario imolese di 140 mila persone. Occorre programmare la realizzazione di nuove strutture, di condomini solidali per poterci prendere cura dei nostri anziani.

Terzo settore. Il Terzo settore riveste un ruolo fondamentale in qualunque comunità. Risulta infatti essere l’attore fondamentale rispetto al tema dell’equità dei territori contribuendo all’aggregazione dei bisogni sociali e consentendo di intercettare l’offerta di servizi.

La politica statale di taglio e redistribuzione orizzontale non è più in grado di dare una risposta ai bisogni dei singoli: da tale mancanza nasce la necessità di una azione da parte del terzo settore nella gestione del territorio e dei beni della comunità.

Occorre quindi ridisegnare il ruolo dell’Economia Civile e le modalità con cui le diverse tipologie di soggetti possono inserirsi in questo contesto. Da un lato gli operatori del settore, rispetto ad una gestione imprenditoriale di assetto comunitario in grado di generare sviluppo economico; dall’altro il volontariato, nella produzione di capitale umano e beni relazionali, quali elementi necessari ad incrementare il livello di coesione sociale della comunità ed allo sviluppo di cittadini più attenti e responsabili rispetto alla costruzione del bene comune.

Il progetto che noi abbiamo in mente parte, prima di tutto, dal mettere in contatto le varie realtà del territorio (privato sociale, volontariato, associazionismo, ecc.). Tutto questo ha una duplice funzione: da una parte creare una mappatura di quelle che sono le realtà presenti nel nostro territorio e quello che propongono dal punto di vista dei servizi; dall’altro lato avere delle antenne all’interno del territorio che sono sensibili al recepire le necessità di questo e dei cittadini che lo completano.

La mappatura permette anche di avere un’immagine completa di quelle che sono le possibilità del nostro territorio con un duplice vantaggio: da una parte poter dare una risposta maggiore e migliore alle persone bisognose che si rivolgono a noi; dall’altro lato verificare se ci sono richieste a cui viene data risposta da più realtà con possibilità di miglioramento e ottimizzazione.

Spesso il problema per il cittadino è di non sapere a chi rivolgersi: può anche accadere che tutti si rivolgano allo stesso soggetto.

Per questo deve esserci un ente, quale l’ASP, che deve “tirare le fila” nella consapevolezza, tuttavia, che il terzo settore non può essere chiamato a rispondere delle carenze del pubblico. Il terzo settore è un prezioso aiuto che non esime i servizi sociali dall’assumere responsabilità e compiti precisi e definiti.

Idee di Governo

· Creare una mappatura delle associazioni e dei servizi esistenti al fine di ottimizzare le risorse a disposizione. Asp quale soggetto coordinatore e promotore

· Creare una rete forte con i medici di base che sono le prime antenne del malessere delle persone;

· Formare delle persone che siano periodicamente aggiornate su questa rete esistente per essere pronte al contatto con il pubblico

· Promuovere la diffusione e la conoscenza di questa rete

· Creare un legame con le istituzioni per migliorare il lavoro e rendere omogenea la comunicazione

· Creare una rete di accompagnamento alla persona che possa rispondere alle richieste di aiuto;

· Introduzione di meccanismi premianti per l’assegnazione degli aiuti e delle case popolari secondo il criterio della residenzialità storica

· Accoglienza basata su diritti e doveri, non c’è posto per chi delinque.

sicurezza

Il tema sicurezza è fortemente sentito anche a Imola. Non siamo una realtà periferica ma nemmeno un’isola felice. Nella nostra città i furti aumentano. Non a caso gli ultimi dati resi pubblici (ottobre 2017), confermano questa criticità: furti nelle abitazioni + 28%, danneggiamenti + 43%, delitti in materia di stupefacenti + 7%.

La sicurezza è un diritto del cittadino e come tale deve essere garantito e tutelato. Occorre rendere sicure le nostre aree pubbliche attraverso l’implementazione del sistema di videosorveglianza e la riqualificazione

dell’illuminazione in centro, nei quartieri e nelle frazioni, creando un percorso facilitato ai privati che volessero utilizzare sistemi nella propria proprietà.

Purtroppo oggi il Commissariato di Polizia di Imola sta subendo una diminuzione continua di personale a causa dei pensionamenti o trasferimenti non integrati per pari numero. Le unità presenti, infatti, sono solo 60. Per una Città che supera i 70.000 abitanti dovrebbero essere 86.

Dobbiamo assolutamente rimpinguare l’organico delle Forze dell’Ordine. Per questo ci faremo promotori presso il Prefetto e il Ministero dell’Interno al fine di poter ottenere, sul nostro territorio, almeno una dotazione di 10 agenti della Polizia di Stato da tempo in forte sottorganico.

Occorre inoltre predisporre un “progetto sicurezza” da elaborare in stretta sinergia tra tutte le Forze dell’Ordine e di Polizia: Agenti di Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.

Imola ha bisogno di una sicurezza urbana predittiva, in altre parole di un sistema di prevenzione tecnologico e intelligente (smart city), capace di raccogliere dati, integrarsi ed elaborare mappe di rischio della criminalità e le relative cause. Con questo sistema combinato, le Forze dell’Ordine, il Comune e i cittadini potrebbero ricevere elementi utili per definire meglio le zone di criticità del territorio e nello stesso tempo avviare un’azione di prevenzione per ridurre i reati. Infatti, con il sistema intelligente di sicurezza predittiva, si potrebbe individuare anche il numero adeguato di risorse umane ed economiche da destinare al territorio per rendere più efficace l’azione delle Forze di Polizia e dare una maggiore sicurezza ai cittadini imolesi.

Creazione di una Sala Operativa Integrata che risponda con un unico numero d’emergenza al cittadino potrebbe liberare risorse umane (anche se in numero minimo rispetto alla reale esigenza) da reimpiegare sul controllo del territorio.

Incoraggiare con adeguata promozione la nascita delle “reti di buon vicinato” che favoriscono, come da esperienze fatte in altri Comuni, la sorveglianza capillare del territorio e la prevenzione dei reati quando queste aree sono adeguatamente segnalate e riconoscibili (uso di WA, SMS, Skype, Videosorveglianza pubblica e privata, segnaletica verticale). L’associazione degli amministratori di condomini potrebbe essere, se adeguatamente coinvolta, un ottimo veicolo di sensibilizzazione e promozione dell’iniziativa. Gli assistenti civici vanno valorizzati nella loro funzione di monitoraggio.

Idee di Governo

· Richiesta di aumento dell’organico delle Forze dell’Ordine

· Riorganizzazione della Polizia Municipale

· Realizzazione di un “progetto sicurezza” per rendere evidenti le priorità

· Rete di collaborazione e integrazione tra Forze dell’Ordine

· Supporto ai gruppi di monitoraggio privati

sport e tempo libero

Lo sport è nel DNA degli imolesi. Praticare sport e mantenere uno stile di vita sano deve essere un diritto di tutti. Lo sport è fondamentale anche nel suo valore di aggregante sociale, come possibilità per i giovani di ritrovarsi e crescere in ambienti sicuri e sani.

Compito dell’amministrazione deve essere quello di supportare fattivamente le realtà associazionistiche che valorizzano e promuovono indistintamente un’ampia gamma di discipline sportive e di programmare con metodicità e costanza interventi di riqualificazione degli impianti.

Il tema più importante da affrontare riguarda l’impellente necessità di procedere alla manutenzione delle nostre palestre molte delle quali versano in condizioni inadeguate per lo svolgimento delle attività praticate. In diversi impianti occorre rifare l’illuminazione e la pavimentazione che talvolta risulta eccessivamente scivolosa e può creare problemi durante gli allenamenti. Occorre dare risposte immediate alle numerose richieste di abbattimento delle barriere architettoniche.

Lo sport deve diventare strumento efficace di integrazione anche per ragazzi con disabilità e con bisogni speciali.

Occorre creare le condizioni per avere più manifestazioni sportive dilettantistiche ed amatoriali sia di sport individuali che di squadra.

Occorre implementare la disponibilità di spazi a disposizione di tutte le associazioni sportive. Attualmente, infatti, le rotazioni nell’utilizzo delle strutture presenti rischiano di penalizzare alcune associazioni minori che devono trovare maggiore tutela. L’attuale normativa fiscale consente alle imprese che decidono di investire in palestre ed impianti sportivi di ottenere il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50% della donazione effettuata (Sport Bonus). Pertanto intendiamo cercare la collaborazione delle imprese locali per la realizzazione di nuovi spazi e nuovi impianti sportivi.

La nostra amministrazione, finalmente, metterà a bilancio lo studio di fattibilità di un nuovo Palazzetto dello Sport a disposizione di tutte le realtà sportive del territorio e atto a ospitare importanti gare anche di rilievo regionale, nazionale e internazionale.

Un nuovo palazzetto consentirebbe alla squadra locale di basket A2 di disputare partite in ambiente idoneo ad accogliere il pubblico di casa ma anche avversario, consentirebbe di avere una struttura polifunzionale idonea a diversi tipi di sport (come il pattinaggio), servirebbe per gli allenamenti delle società e per ospitare eventi musicali.

Devono essere garantiti spazi adeguati per trascorrere il proprio tempo libero. Luoghi di aggregazione per famiglie, anziani, giovani. Potenzieremo l’opera di riqualificazione dei nostri centri sociali e l’azione di contrasto al gioco d’azzardo. Le slot machines non troveranno più spazio nei luoghi di proprietà comunale o dati in gestione dal Comune. Inoltre, sarà avviato il percorso per la dismissione di slot e videolottery che non rispettino i criteri della normativa nazionale e regionale relativamente alla distanza dai luoghi sensibili.

Musica. Nella nostra città e nelle frazioni sono molte le iniziative promosse in collaborazione tra varie organizzazioni musicali e gli Istituti Comprensivi per diffondere la cultura della musica tra i giovani e non solo avvalendosi anche di bandi regionali o del MIUR. Si può stimare che a Imola i giovani che sono direttamente a contatto con la Musica siano circa 2000. Purtroppo le famiglie interessate alla musica non possono godere dei benefici fiscali dati per i partecipanti allo sport e questo penalizza notevolmente il settore.

Giovani. I nostri giovani hanno bisogno di spazi e luoghi di aggregazione sicuri, confortevoli, adeguati. Occorre redigere bandi conformi sia per la gestione della discoteca delle Acque che per il River Side. Attività che devono essere in sintonia con il tessuto cittadino e con le esigenze di chi vive nelle aree limitrofe. Prediligeremo il criterio della territorialità e della giovane età nella redazione dei bandi per la gestione delle nostre strutture pubbliche di rilevanza economica. Servono azioni mirate sulle frazioni e sui quartieri che vanno dotati di luoghi di aggregazione idonei e sicuri.

Idee di Governo

· Controllo delle strutture sportive e messa a norma (luce, barriere architettoniche, pavimentazioni,…)

· Nuovo palazzetto polifunzionale con campo di almeno 40m

· Rimodulazione utilizzo palestre

· Riavviare attività al Parco del Acque Minerali nel rispetto delle norme sul rumore

amici animali

Canile e gattile sono una risorsa per la nostra Città e va dato loro ampio spazio, risorse adeguate. Vanno rivisti i bandi tenendo conto delle esperienze già maturate, si deve intervenire sui regolamenti comunali e sulla collaborazione con i veterinari dell’Ausl.

Occorre riqualificare le strutture di accoglienza.

Il Pronto Intervento Veterinario (Assistenza Zooiatrica) deve essere rinforzato e ampliato e deve essere dato mandato ai medici veterinari di non lasciare nessun caso indietro. Gli animali da affezione devono essere tutelati e devono essere potenziati i servizi a loro dedicati.

Le aree di sgambamento devono essere adeguatamente attrezzate e recintate in ottemperanza al regolamento comunale e devono essere dislocate in tutta la Città e in ogni frazione. Laddove possibile, sarà predisposto un regolamento che consenta agli stessi cittadini di diventare gestori di tali aree, di intervenire con piccole opere di manutenzione e con il monitoraggio e la segnalazione di comportamenti non rispettosi del bene comune. Implementazione dei controlli da parte della Polizia municipale per rilevare comportamenti scorretti.

Vanno installati distributori di sacchetti e contenitori per i rifiuti ad hoc e incentivare i negozianti a fornire all’esterno delle proprie attività ciotole con acqua sempre fresca soprattutto nella stagione calda.

Promuovere con le associazioni animali e i veterinari conferenze mirate alla salute degli animali e al comportamento dei padroni (raccolta feci, ecc.)

Cimitero animali da compagnia. Negli ultimi anni, la sensibilità nei confronti del mondo animale è sensibilmente cresciuta e anche la presenza di cani, gatti, conigli, ecc. all’interno delle famiglie viene sempre più vissuta come un allargamento a nuovi componenti non umani, piuttosto che il semplice possesso di un animale. Spesso, specialmente in presenza di persone anziane e sole, l’animale di casa è un compagno di vita e il suo decesso è fonte di dolore e depressione.

Gestire il momento del decesso in modo dignitoso è innanzi tutto una questione di civiltà ed espressione di doverosa sensibilità e rispetto nei confronti di un evento difficile da superare. Si rende pertanto opportuna la realizzazione di una struttura per la tumulazione volontaria degli animali da compagnia, che renda possibile il trattamento della salma in piena dignità, non pesando sui bilanci del Comune.

Individuazione di un’area corrispondente ai requisiti di legge, da affidare in concessione attraverso bando pubblico a un soggetto gestore privato. Il gestore dovrà: realizzare la recinzione perimetrale, fornire l’area di acqua corrente ed energia elettrica, garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area in concessione e realizzare i servizi igienici. Attraverso la convenzione Comune-Privato si stabiliranno le tariffe, modalità di recupero salma presso l’abitazione o studio veterinario e tutto quello che riguarda la tumulazione, cremazione e alla custodia/dispersione delle ceneri. I proventi derivanti dal canone di concessione saranno utilizzati dal Comune, per la realizzazione di iniziative a favore degli animali (campagne di sterilizzazione, realizzazione di aree di sgambamento ecc.).

Idee di Governo

· Interventi sulle strutture di accoglienza di cani e gatti

· Rinnovo dei bandi

· Nuove aree di sgambamento compresa sorveglianza

· Installazione di arredi e utilità nelle suddette aree

· Individuazione di un’area da destinare a cimitero degli animali da compagnia

scuola

La scuola è il luogo in cui si formano e crescono le future generazioni.

Nella massima collaborazione con i responsabili dell’attività didattica, intendiamo rendere le nostre scuole luoghi di conoscenza e di promozione della storia e delle tradizioni locali, coinvolgendo anche cittadini portatori di esperienze significative.

Occorre operare per garantire nelle classi un adeguato e non eccessivo numero di alunni adeguandosi inoltre alla circolare del Ministero dell’Istruzione n. 2 dell’8 gennaio 2010 che prevede che la distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole e le classi costituite in ciascuna scuola avvenga in modo da non superare il tetto del 30% del numero degli alunni stranieri in ciascuna classe.

Nel rispetto dell’autonomia scolastica, intendiamo promuovere percorsi e progetti di educazione civica e di studio della nostra Costituzione.

Intendiamo garantire il rispetto del “patto di collaborazione” tra famiglie e scuola: in tal senso le famiglie vanno adeguatamente informate sulle attività promosse a scuola, anche in orario extracurricolare.

Intendiamo garantire l’accesso alla scuola pubblica, di ogni ordine e grado, a tutte le famiglie anche attraverso la rimodulazione tariffaria dei servizi di asili nido, mensa e trasporto scolastico che consenta di creare un sistema contributivo più equo basato su fasce ISEE più ristrette e con “scatti” tariffari meno bruschi, valutando nel contempo l’allargamento della fascia di esenzione.

Va riaffermata e valorizzata la funzione di servizio pubblico svolto dalle scuole paritarie senza le quali il sistema dell’offerta scolastica collasserebbe per l’incapacità di dare risposta a tutte le richieste. Per questo intendiamo introdurre meccanismi che consentano alle famiglie libertà di scelta in relazione al percorso scolastico dei propri figli.

Occorre garantire una qualità sempre maggiore del cibo servito nelle mense scolastiche rivedendo e migliorando i protocolli per la qualità del cibo.

Monitoraggio continuo sui possibili fenomeni di bullismo che spesso sono vere e proprie espressioni di delinquenza minorile. Potrebbe essere utile, a livello di Assessorato alla Scuola promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio conferenze in orario scolastico sull’argomento tenute da avvocati e assistenti sociali, ognuno per la propria parte di competenza.

Scuole secondarie di secondo grado. La scuola è parte integrante del tessuto sociale imolese. Dove c’è una scuola c’è vita, cultura, integrazione. Per questo non sono pensabili progetti che vorrebbero riunire, in un unico grande polo, tutti gli istituti di secondo grado della Città. Sono gli edifici scolastici esistenti a dover essere messi a norma e riqualificati.

Vanno create sinergie tra tutti gli istituti tecnici e le imprese del territorio sia per i progetti di alternanza scuola-lavoro sia per consentire l’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani diplomati. Licei e realtà come lo Scarabelli devono agire in stretta interconnessione con la realtà Universitaria e della ricerca.

Idee di Governo

· Verifica della distribuzione degli alunni al fine di ottemperare alla Circolare n°2/2010 del Ministero dell’Istruzione

· Affermazione del principio di pubblica utilità delle scuole paritarie

· Attenzione alla qualità del cibo servito nelle scuole d’infanzia e primarie

· Rispetto e conferma delle sedi storiche delle nostre scuole, tutela e interventi per messa in sicurezza

· Creazione di sinergie tra scuole superiori, imprese e Università

Impresa e rilancio economico

Impresa. Imprese, attività produttive, commerciali, artigianali e di servizio sono invogliate a insediarsi in zone in cui ci siano condizioni favorevoli sia dal punto di vista fiscale che burocratico.

Un elemento fondamentale infatti è costituito dalla tempistica per ottenere permessi ed autorizzazioni per far partire la propria attività. Il sistema burocratico italiano è alquanto complesso, con tempi molto lunghi e spesso incerti. Questo anche a causa delle diverse competenze che possono essere in capo al Comune, alla Città metropolitana, allo Stato.

Il nostro impegno sarà quello di creare un “ufficio facilitatore” per gli imprenditori che intendano fare un investimento, uno sportello di collegamento con il Suap che renda efficiente il rapporto con gli Enti.

Per quel che riguarda le competenze comunali, occorre dare efficienza ed efficacia al sistema con tempi brevi e certi per ogni segmento dell’iter burocratico. Nel caso degli altri enti, è importante essere parte attiva e diligente nel fornire puntuali informazioni, fare sollecitazioni per sveltire i tempi di rilascio di tutte le autorizzazioni che servono, non ultime quelle di carattere igienico-sanitario ed ambientali.

Tra le competenze e servizi di questo ufficio vi sarà anche una sezione dedicata ad un primo orientamento per possibili finanziamenti pubblici, in particolare europei. È noto che una grossa fetta di finanziamenti messi a disposizione dalla UE per l’Italia non viene utilizzata per mancanza di progetti o per pratiche mal strutturate.

Tale attività sarà svolta cercando la massima collaborazione e ottimizzando il coordinamento con le associazioni e sindacati di categoria.

Saranno puntualmente valutate misure di agevolazione fiscale per le attività di nuovo insediamento.

Creeremo una rete solida con professionisti e imprenditori imolesi, anche residenti all’estero, per portare Imola fuori dai confini regionali e farla conoscere nel mondo per le sue caratteristiche di eccellenza nel settore dell’industria e dell’artigianato.

Lavoro. Occorre facilitare l’incontro tra domande ed offerte di lavoro. Intendiamo creare un Ufficio di Osservazione sul Lavoro che si rapporti con le imprese e che ne raccolga e comprenda le necessità. L’Ufficio di Osservazione rileverà e individuerà le figure professionali più indicate per il futuro del nostro territorio e, pertanto, risulterà più agevole interloquire con il mondo della scuola che avrà il compito di

formare le figure professionali del domani e inserirle nel mondo del lavoro. L’attenzione deve essere rivolta in egual modo alle grandi, medie, piccole e micro imprese, tutte necessarie e fondamentali per lo sviluppo del nostro tessuto economico.

Crediamo inoltre fortemente nella collaborazione tra le imprese in grado di sviluppare una virtuosa sinergia. Vogliamo che a tutti sia data pari opportunità di fare impresa. Le infrastrutture e l’organizzazione della manutenzione delle stesse deve avere un taglio più pratico ed efficiente. Deve essere promossa ogni forma che nasca da idee imprenditoriali senza l’introduzione di elementi di coercizione da parte del Pubblico, fatto salvo per le attività che presentino aspetti che devono essere valutati per la tutela della salute dell’ambiente.

La macchina comunale deve diventare strutturata e ben organizzata, preparata e competente anche su ciò che il mondo del lavoro estero richiede, generando così nuove opportunità e nuovi scambi culturali ed economici per la nostra Città.

Idee di Governo

· Tempistica certa e celere nel rilascio di permessi, pareri, autorizzazioni edilizie

· Creazione di un “Ufficio facilitatore” per le imprese al fine che accompagni l’imprenditore e lo supporti negli obblighi burocratici, informandolo inoltre sulla possibilità di accedere a finanziamenti

· Misure di agevolazione fiscale per le attività di nuovo insediamento

· Aumento del fondo incentivante per le imprese

· Imola nel mondo, il Comune deve operare e sovrintendere le assegnazioni ad imprese e prestazioni intellettuali attraverso bandi pubblici

· Aprire un Ufficio di osservazione sul lavoro, affinché siano monitorate ed evitate e accompagnate situazioni di crisi d’impresa con conseguenze laceranti per il tessuto produttivo cittadino.

Agricoltura

Imola è sempre stata un’area di importante attività agricola che nel tempo ha perso parte della sua importanza territoriale. Il mondo agricolo deve essere oggetto di grande attenzione, soprattutto per quel che concerne una imprenditoria agricola giovanile che risulta essere in forte espansione.

L’offerta produttiva variegata delle nostre aziende agricole, anche di medio-piccola dimensione, è in grado di affrontare sfide importanti, pur in un contesto di globalizzazione.

Per noi l’Agricoltura è un settore strategico per Imola e per l’intero Paese. Parleremo di agricoltura in generale, consapevoli che nella realtà parliamo dell’insieme di molteplici attività agricole.

L’agricoltore è un esperto della vita e delle malattie delle piante, conosce i ritmi e i cicli della natura e si adopera per la salvaguardia del territorio. Nelle montagne dove non vi sono più gli agricoltori, infatti, il rischio di frane e smottamenti è più elevato. Alla multifunzionalità delle aziende agricole dobbiamo l’opera di pulizia di molte nostre strade dalla neve e lo sfalcio dalle erbe dei cigli stradali.

La valorizzazione delle nostre produzioni agricole debbono andare oltre la Fiera Agricola del Santerno. La nostra amministrazione intende mettere nelle condizioni di vendita delle loro produzioni le aziende agricole del territorio ad ogni evento importante che richiami pubblico nella nostra città, concerti all’autodromo, gare internazionali e questo perché riconosciamo ai nostri agricoltori un valore nelle difficoltà del momento.

Chiederemo alla nostra Regione di dare vita alla costituzione di un Distretto Agricolo Imolese.

I distretti agricoli hanno come obiettivo l’integrazione fra le attività economiche presenti nel territorio, mediante crescita collaborativa e condivisione di risorse e conoscenze, valorizzazione dei profili multifunzionali dell’agricoltura, equilibrio fra attività produttive e salvaguardia dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni locali. Chiederemo altresì di entrare nel progetto co-finanziato dalla nostra Regione finalizzato alla nascita anche di un Bio-distretto. Abbiamo l’ambizione di fare entrare Imola e il nostro circondario nell’agricoltura del sapere e della salute.

Solleciteremo la costituzione di un bando del PSR della nostra Regione finalizzato alla conversione dei motori endotermici di determinate macchine agricole (carri raccolta, carriole per potatura, dispositivi per la raccolta di fragole e asparagi, ecc…) con motori elettrici a funzionamento solare.

Saranno create le basi per un forte collegamento tra il Centro di Previsioni Meteorologico che presto si trasferirà a Bologna da Londra con il nostro Istituto Tecnico Agrario Scarabelli per dare la possibilità di attivare tecniche di coltivazione specifica nell’esatto momento in cui si verificano le condizioni di temperatura e di umidità.

In questi anni la ricerca varietale sull’albicocco ha visto sprecare ingenti risorse pubbliche nella direzione sbagliata. Mentre nel melo la ricerca ha puntato a costituire varietà resistenti alla principale patologia, la Ticchiolatura, nell’albicocco ciò non è avvenuto. Intendiamo investire nella direzione di una ricerca varietale che porti a ridurre l’impatto o ad annullare il danno da Monilia laxa. In questa ricerca cercheremo di ottenere risultati anche sul pesco con la Bolla. Chiederemo alla Regione, all’Università di Bologna e allo Scarabelli di costruire assieme un progetto di ricerca.

Occorre mettere in campo ogni azione utile volta a garantire al produttore una equa remunerazione del prodotto. Ciò va realizzato cercando – e pretendendo – accordi con la grande distribuzione organizzata. Saranno predisposte iniziative mirate volte alla valorizzazione delle produzioni locali.

Il sistema della viabilità e dei trasporti dovrà tenere in grande considerazione le necessità dei produttori agricoli. Bisognerà sollecitare la Regione affinché eroghi contributi con priorità alle iniziative aggreganti per meglio dotarsi di quanto necessario ad affrontare il mercato.

Serve un ufficio per l’agricoltura in grado di coordinarsi e promuovere ricerche e studi sulla varietà di produzioni idonee per i nostri territori avendo grande attenzione alla stagionalità e alla conservabilità delle produzioni.

Il nostro territorio ha bisogno di produzioni che lo identifichino. Una di queste potrebbe essere l’albicocca che ad Imola ha una lunga storia e che quindi potrebbe essere promossa ad IGT (Indicazione Geografica Tipica) avviando il relativo percorso burocratico.

Idee di governo

· Accordi con la grande distribuzione per la promozione dei prodotti locali

· Aprire un Ufficio per l’agricoltura in collaborazione con l’Istituto “Scarabelli”

· Promozione dei prodotti agricoli del territorio a ogni evento che si svolga a Imola

· Lavorare in sinergia con la Regione per dare vita al Distretto Agricolo Imolese

· Promozione di progetti di ricerca in collaborazione con Regione, Università e Istituto Scarabelli.

centro storico cultura turismo

Il centro storico deve tornare a essere un luogo vocato al mantenimento delle relazioni interpersonali. Vanno create le condizioni che ne consentano una frequentazione continua e non legata unicamente a eventi sporadici. Le persone devono avere voglia di ritrovarsi in centro e compito di una buona amministrazione è quello di creare occasioni di incontro e di ritrovo, eliminando da subito gli elementi di degrado sorti negli ultimi anni anche attraverso l’implementazione della pubblica illuminazione.

La scarsa disponibilità di parcheggio costituisce già di per sé motivo di disagio e ostacolo alla frequentazione del centro. A ciò si aggiunga il deterrente del costo del parcheggio.

Vanno inoltre adeguatamente tenute in considerazione le esigenze di chi vive in centro storico.

Crediamo fortemente nella partecipazione ed è per questo che intendiamo subito aprire un tavolo permanente di confronto, facente capo all’assessorato competente, al quale possano sedere operatori commerciali, rappresentanti dei residenti e ogni altro portatore di interesse, al fine di elaborare proposte, strategie, iniziative, per migliorare l’attrattività del nostro centro storico.

Tra le iniziative possibili ed immediate proponiamo l’eliminazione del pagamento del parcheggio nelle giornate di venerdì e sabato a partire dalle 17. Nel contempo, intendiamo ripristinare i parcheggi per residenti “cassati” di punto in bianco dalla precedente amministrazione.

Gli operatori del centro storico, con i loro negozi ed esercizi, rappresentano il cuore dell’economia cittadina, il richiamo per l’arrivo di turisti e visitatori. Pertanto deve essere loro consentito di realizzare iniziative promozionali in modo semplice e gratuito, senza eccessivi oneri burocratici. Saranno previsti sgravi fiscali anche in relazione all’occupazione del suolo pubblico (TOSAP).

Le iniziative legate a mercati tematici devono essere consentite a costi più ridotti di quelli attuali. Il centro storico va “riaperto” con i suoi cortili interni, con i percorsi non abituali per dare la possibilità a tutti, e in particolare ai giovani, di conoscerne il tessuto e la storia.

Occorre imparare dagli errori del passato: pensiamo, ad esempio, alla sepoltura dell’anfiteatro romano sotto a una lottizzazione degli anni Cinquanta. E’ importante che le nuove generazioni sappiano cosa abbiamo perduto ed è per questo che valorizzeremo e promuoveremo adeguatamente la conoscenza di questa importantissima opera del passato.

La cultura deve trovare nel centro il suo alveo naturale. Vogliamo ampliare gli orari di apertura della biblioteca, luogo di eccellenza del nostro territorio, punto di incontro quotidiano per studenti, famiglie, anziani, promuovendone le iniziative e favorendone l’accessibilità e la fruibilità. Spazi importanti come il San Domenico e Palazzo Tozzoni devono essere adeguatamente promossi e aprendo ad iniziative di mostre o di eventi culturali anche di iniziativa privata, diventando richiamo non solo per gli imolesi ma per turisti e visitatori, luoghi di promozione e sviluppo permanente di attività culturali.

La promozione turistica della Rocca Sforzesca deve essere ripensata completamente anche attraverso l’ampliamento dei suoi orari di apertura e la presenza di mostre e iniziative di richiamo internazionale. L’Accademia Pianistica, ospitata nella Rocca, deve essere motivo di orgoglio per Imola: proponiamo, in sinergia con la direzione, di migliorarne i locali e di implementarne la visibilità (oggi all’Accademia si accede infatti da un poco visibile ingresso laterale).

Intendiamo promuovere l’Art bonus che consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico.

Imola con le sue eccellenze turistiche deve uscire dai confini regionali. Valorizzeremo il sistema alberghiero nel suo complesso mettendo in rete tutte le esperienze e le realtà del nostro territorio che vivono di turismo. Le piattaforme web di rilievo internazionale devono disporre della traduzione in inglese. Non è pensabile che il sito di Formula Imola sia solo in italiano. Enogastronomia, storia e tradizione motoristica, rappresentano i nostri punti di forza. Siamo pienamente convinti che creando la giusta sinergia tra questi elementi, si aumenterebbe notevolmente l’attrattività del nostro territorio. Occorre sviluppare pacchetti promozionali per far scoprire ai turisti i sapori della nostra terra, farli immergere nella nostra tradizione motoristica, dando loro al tempo stesso la possibilità di ammirare le bellezze storico-culturali presenti nella nostra città. Senza la creazione di questo sistema, ci dovremo accontentare del cosiddetto turismo “mordi e fuggi”. Occorre lavorare per potenziare il turismo “d’affari”, ospitando convegni settoriali di rilievo internazionale.

Idee di Governo

· Attivazione di un tavolo con gli operatori per promuovere strategie comuni a favore del centro storico;

· Valorizzazione dei Palazzi e Monumenti pubblici a partire dalla Rocca Sforzesca

· Piano di illuminazione

· Maggiore libertà a favore degli operatori commerciali per realizzare iniziative a tempo limitato di promozione

· Promozione dell’Art Bonus

· Rivedere vincoli urbanistici e tasse comunali.

edilizia urbanistica viabilità opere pubbliche

Vogliamo promuovere un’idea di edilizia che eviti un consumo casuale del territorio a favore di interventi compatibili con una crescita moderna e rispettosa dell’ambiente.

L’espansione urbanistica della città è avvenuta in modo indiscriminato, spesso con interventi di media e bassa qualità. L’indirizzo è quello di bloccare le espansioni immotivate (ancora possibili attraverso gli accordi operativi previsti dalla L.R.24/2017), intervenire sull’esistente, dando priorità agli interventi edilizi di alta qualità urbana e di sviluppo delle infrastrutture.

Intendiamo potenziare il mantenimento delle aree verdi di grande dimensione e delle fasce di rispetto stradale, fondamentali per garantire una miglior salubrità del territorio cittadino. All’interno dei parchi pubblici vanno completamente riqualificate e rese a norma le aree giochi per bambini.

Vogliamo potenziare la mobilità ciclo pedonale rafforzando il sistema di piste ciclabili per valorizzare il turismo e le attività produttive del nostro territorio, in accordo con i Comuni del Circondario e mediante la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti.

Non vi è stata alcuna iniziativa efficace a favore della ristrutturazione di un patrimonio edilizio ormai vecchio in tante zone e quartieri: in tal senso la visione delle precedenti amministrazioni è stata miope. Ne

è testimonianza anche la vendita immotivata di complessi pubblici quali l’ex C.I.R.Co.Li. o di strutture come l’ex Macello e la ex scuola di musica Vassura Baroncini che avrebbero potuto essere oggetto di riqualificazione urbanistica attingendo a fondi specifici attraverso bandi regionali ed europei.

Gli errori del passato non devono più ripetersi. Il nostro patrimonio pubblico va tutelato, salvaguardato, riqualificato. Non prenderemo mai in considerazione l’ipotesi di demolire strutture come il “Silvio Alvisi” che vanno invece valorizzate e adeguatamente reinserite nel nostro contesto urbano.

Negli ultimi anni è stata evidente la scarsa propensione ad indirizzare ed agevolare gli interventi, rendendo punitivi e restringenti tutti gli obiettivi che si pongono i proprietari di abitazioni o di imprese negli interventi edilizi. Noi intendiamo evitare che esistano due pesi e due misure, come troppo spesso è accaduto nella valutazione dei progetti di sviluppo.

Vogliamo una attenta gestione del progetto del disegno urbanistico che il Comune è tenuto a fare entro 3 anni e una gestione attenta ed oculata del piano regolatore e della sua funzionalità, facilitandone la realizzazione con aderenza alla realtà e con la necessità di interpretazioni autentiche non restrittive. Deve essere affrontato con urgenza il tema della riorganizzazione degli uffici con una informatizzazione adeguata e con un potenziamento dei processi di dematerializzazione, digitalizzazione e archiviazione documentale.

Cimitero del Piratello. Il nostro Cimitero monumentale deve restare priorità nella programmazione degli interventi alle opere pubbliche. Occorrono investimenti straordinari e mirati che consentano l’apertura di tutti i suoi spazi.

Osservanza. Vogliamo che il complesso dell’Osservanza diventi un grande punto di incontro tra generazioni e di convivenza tra varie realtà. Innanzitutto pensiamo all’Osservanza come luogo ideale per ospitare il campus universitario attorno all’Accademia Pianistica.

Opere strategiche. Occorre una rivalutazione e una rimodulazione complessiva, adeguata alle esigenze dei tempi, delle opere strategiche per lo sviluppo della Città. In questi anni molte parole e dichiarazioni di intenti sono state spese per opere che non hanno ancora visto la luce. In diversi casi si parla di progetti datati che necessitano di ammodernamento, in altri siamo in presenza di accordi o intese già siglate sui quali occorre riavviare il dibattito per far sì che tali opere non risultino anacronistiche e superate.

Mobilità ciclopedonale. Intendiamo implementare la presenza di ciclabili, procedere metodicamente alla manutenzione ordinaria delle strade prima che si presentino situazioni di pericolo e procedere a una attenta verifica delle aree pedonali e dei marciapiedi ai fini di una loro puntuale messa in sicurezza.

Abbattimento delle barriere architettoniche. Vogliamo realizzare un programma mirato di abbattimento delle barriere architettoniche da definire anche in collaborazione con le associazioni del territorio che si occupano di disabilità.

Idee di Governo

· Assunzione di impegno rispetto all’assetto del territorio nel segno di maggiore qualità urbanistica e abitativa

· Riqualificazione degli spazi verdi

· Piano di riqualificazione per Piratello e Osservanza

· Verifica con i privati dei fabbricati pubblici venduti non riqualificati (ex C.I.R.Co.L.I., Ex macello,…)

· Superamento delle barriere architettoniche in tutti i luoghi pubblici

· Riorganizzazione degli Uffici tecnici e del Suap (sportello delle attività produttive).

autodromo

L’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” è un vero patrimonio della Città sotto qualunque aspetto lo si guardi: tecnico, sociale, economico, culturale, storico. E’ un bene comune per il quale si è speso e investito molto ma che, a oggi, non produce quel sufficiente ritorno economico per una reale ricaduta positiva su commercianti, artigiani, imprese e su tutte le attività ad esso correlate.

L’Autodromo deve diventare una risorsa in equilibrio con la Città e compatibile con la vita di tutti: studenti, lavoratori, pensionati, famiglie. E’ questo il principio ispiratore della nostra visione politica. Deve diventare un’attività economicamente redditizia per la cittadinanza. Nello stesso tempo la popolazione va adeguatamente tutelata dagli eccessi di rumore.

E’ fondamentale, pertanto, che le giornate rumorose siano pianificate nel rispetto delle leggi. Lavoreremo per ridurre le giornate in deroga, definendo il calendario con eventi di importanza maggiore e soprattutto più redditizi.

Il nostro Autodromo non deve diventare motivo di conflitto con i cittadini con i quali sarà sempre mantenuto un confronto aperto, costante, sereno e trasparente. In sintesi, vogliamo un Autodromo che sia risorsa per tutti ma che non limiti la libertà di nessuno nei diritti fondamentali quali il lavoro, lo studio ed il riposo.

Si deve creare pertanto un diverso modo d’intendere l’Autodromo e l’intero Parco delle Acque Minerali: un complesso polifunzionale in grado di offrire eventi internazionali di sport, musica e cultura.

Lo stesso Parco delle Acque Minerali, a lungo abbandonato e senza investimenti pianificati, deve essere valorizzato e riqualificato, diventando un luogo sicuro, accogliente, di incontro tra le diverse generazioni.

Si dovrà procedere da subito con un nuovo piano industriale, coinvolgendo nella sua stesura ex piloti, personale tecnico di eccellenza e dalla carriera di livello internazionale, affiancati da un team di lavoro di grande esperienza. In questo modo si potranno sondare al meglio scenari di sviluppo futuri che saranno oggetto di confronto attraverso un capillare processo partecipativo e democratico aperto a tutti i cittadini.

Il nostro Autodromo deve diventare anche luogo di ricerca applicata e di innovazione per la sperimentazione di veicoli, anche in collaborazione con le Università e con qualunque altro organismo di rilievo che possa dare slancio e lustro al nostro circuito.

Idee di Governo

· Tutela della salute della comunità, business in equilibrio con la vita cittadina

· Riduzione delle giornate in deroga

· Trasformazione dell’Autodromo in struttura polifunzionale

· Piano industriale con il coinvolgimento di personalità imolesi di provata esperienza nel settore motoristico e di esperti nel settore dei grandi eventi fieristici, musicali e culturali. Saranno coinvolte anche le associazioni di categoria per rilanciare il nostro sistema produttivo, alberghiero e turistico;

· Integrazione e ricucitura urbana con il Parco delle Acque Minerali inserito nel piano di riqualificazione

· Nuove strategie di sviluppo non solo motoristiche.

società partecipate

Il sistema di governo della Città di Imola si basa essenzialmente sulle società partecipate che, negli anni, hanno assorbito molte delle funzioni amministrative. All’interno di queste società va riportata trasparenza: è l’ente locale che deve dettarne le politiche e non viceversa.

Intendiamo immediatamente rispondere alle numerose sollecitazioni arrivate in questi anni dalla Corte dei Conti. Le società inutili e in perdita vanno chiuse e dismesse. Quelle necessarie devono essere gestite nella massima trasparenza e secondo principi di economicità ed efficienza ai quali la pubblica amministrazione

deve ispirarsi e fare riferimento. I bilanci e ogni atto connesso devono essere pubblicati tempestivamente e adeguatamente pubblicizzati.

I vertici di queste società saranno individuati mediante pubbliche selezioni. Vogliamo dire basta agli incarichi “eterni” ai soliti noti. La dirigenza di queste società deve essere regolarmente sottoposta al principio di rotazione degli incarichi. Saranno effettuate selezioni comparative anche per l’individuazione dei componenti dei consigli di amministrazione.

Lavoreremo anche per una riduzione dei costi, intervenendo, dove necessario, sui gettoni di presenza e sulle indennità di carica.

Le società per azioni come Hera, per alcuni aspetti, non sono ancora sottoposte ai medesimi vincoli delle società in house. La partecipazione pubblica maggioritaria di Hera è però un dato di fatto sul quale non possiamo soprassedere. Va operato un deciso cambio di passo, chiedendo e pretendendo la massima trasparenza anche per le società del gruppo Hera.

Idee di Governo

· Adeguamento alle sollecitazioni della Corte dei Conti

· Chiusura e dismissione delle partecipazioni inutili dirette e indirette

· Individuazione del management secondo il principio di trasparenza e di rotazione degli incarichi

· Hera dovrà essere valutata in base ai piani industriali che propone e non ai legami politici che rappresenta.

frazioni e quartieri

Una buona amministrazione deve saper mantenere i rapporti con le frazioni e i quartieri. A Imola, negli ultimi anni, questi rapporti sono stati smantellati. La precedente amministrazione ha eliminato i Forum e istituito Consulte che sono risultate essere diretta emanazione della maggioranza al governo divenendo organismi autoreferenziali e non più deputati a raccogliere le criticità e a sollevare le reali problematiche delle frazioni e dei quartieri.

Noi abbiamo il preciso dovere di ricostruire questo rapporto. Un rapporto schietto e sincero. Vogliamo ripristinare i Forum quali organismi di consultazione imparziali e obiettivi. Solo così riusciremo davvero a raccogliere le istanze dei territori e a dare loro le giuste risposte.

Alle frazioni e ai quartieri vanno destinate risorse adeguate per la manutenzione stradale, per i collegamenti del trasporto pubblico, per i servizi. Le frazioni meritano considerazione e valorizzazione dal punto di vista turistico, della promozione di eventi, dell’aggregazione sociale, delle scuole. Perché il cittadino della frazione paga le tasse al pari di un cittadino del centro.

In un Comune da noi amministrato non esisteranno più cittadini di serie A e di serie B.

E’ necessario istituire punti di ascolto dei cittadini delocalizzati nelle frazioni e nei quartieri con giorni e orari di apertura prestabiliti per garantire e favorire il contatto diretto con la cittadinanza.

Idee di Governo

· Ripristino dei Forum secondo un modello partecipativo reale

· Puntuale attenzione alle opere di manutenzione

· Piano per la ristrutturazione delle opere strategiche (scuole, parchi…)

· Messa a disposizione di un piccolo fondo autonomo per i Forum per l’organizzazione di eventi promozionali e informativi.

riordino istituzionale

Subito in Conferenza dei Sindaci porteremo il tema dello scioglimento del Circondario Imolese che, così come pensato negli ultimi anni, non ha prodotto risultati evidenti in termini di risparmio ed efficientamento. Non è più pensabile l’attuale modello che di fatto costringe i Comuni a fare parte di questo ente senza possibilità di recesso. Saranno perciò valutati modelli associativi maggiormente virtuosi e convenienti per i Comuni soci.

Idee di Governo

· Apertura del tavolo di confronto per valutare lo scioglimento del Circondario Imolese

· Eliminazione dell’art. 2 dello Statuto (che impedisce il recesso dei Comuni)

· Libertà di scelta ai Comuni sulla determinazione delle possibili forme associative.

LEGA

FORZA ITALIA

FRATELLI D’ITALIA

FOCUS PALAZZOLO SINDACO PER IMOLA

IL CANDIDATO A SINDACO

GIUSEPPE PALAZZOLO