NICOLAS VACCHI (VICEPRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE DI IMOLA): NOTA PER IL GIORNO DEL RICORDO

Il 10 febbraio è il giorno del Ricordo. Una solennità civile, come amo ricordare, perché oggi volgiamo il pensiero e la preghiera alle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano, dalmata.
Ricordiamo le migliaia di persone uccise e perseguitate dai comunisti di Tito, con una sola colpa: essere italiani.

Come già affermato da più parti, fra le più significative figure, amo ricordare quelle di una ragazza, una bellissima donna, Norma Cossetto, simbolo di quella tragedia che furono le Foibe.
Oltre 10.000 morti infoibati dalla furia dei partigiani comunisti titini solo perché Italiani.
Oltre 350.000 esuli giuliani, istriani, dalmati, costretti a fuggire dalla loro terra a causa delle persecuzioni titine e che in patria trovarono, invece che solidarietà e rispetto, odio e discriminazione fomentato da certa parte nella storia.
Un dramma per troppi anni taciuto e peggio ancora negato dalla propaganda comunista titina.

Quale è il compito di noi italiani del 2023? Non scordare, ma ricordare. Ricordare la loro immolazione finalmente venuta alla luce dopo anni, decenni, di terribile ed ideologico silenzio. Ora quegli italiani, martiri delle foibe, sono finalmente nelle pagine di storia e il loro nome non potrà più essere dimenticato, ma soprattutto a loro viene riconsegnato un sentimento di gloria civile e di martirio.
La verità non può essere infoibata.

Avvocato Nicolas Vacchi