IL VESCOVO GIOVANNI HA FESTEGGIATO IL SECONDO ANNIVERSARIO DELL’ADORAZIONE EUCARISTICA PERPETUA IN DIOCESI DI IMOLA A CONSELICE  di Nicolas Vacchi

IL VESCOVO GIOVANNI HA FESTEGGIATO IL SECONDO ANNIVERSARIO DELL’ADORAZIONE EUCARISTICA PERPETUA IN DIOCESI DI IMOLA A CONSELICE di Nicolas Vacchi

Lo scorso 5 agosto 2019 si è celebrato a Conselice il secondo anniversario dalla costituzione della cappellina della Adorazione eucaristica perpetua nella Chiesa di San Martino Vescovo, in Diocesi di Imola. Alla celebrazione della Santa Messa alle ore 19.00 ha presieduto Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Mosciatti, nuovo vescovo di Imola, insieme a Don Massimo Pelliconi, Padre Gary Philip Burkart e Don Francesco Gaetta della vicina Parrocchia di Sesto Imolese. L’Adorazione perpetua ha avuto inizio con una messa augurale il 5 agosto del 2017 quando Mons. Tommaso Ghirelli espose il Santissimo Sacramento nella cappella adiacente alla chiesa parrocchiale, in cui il Santissimo Sacramento sarebbe stato fino ad oggi e ancora, ce lo auguriamo, per molti anni a venire. Da quel momento, più di duecento adoratori da tutta la Diocesi e dintorni, si sono alternati a turno, notte e giorno, ogni ora di ogni giorno, per vegliare e donare la propria preghiera per il bene della comunità ecclesiale e della Chiesa Universale. Per il Vescovo Giovanni è stata una occasione per conoscere molti fedeli della bassa Imolese e Conselicese oltre che poter condividere con loro un prezioso momento di Fede. A lui abbiamo rivolto alcune domande.

Nicolas Vacchi: Eccellenza, in occasione del secondo anniversario dell’adorazione eucaristica perpetua in Diocesi a Imola, le chiedo: è mai entrato in contatto con iniziative di preghiera simili, nel corso della sua vita sacerdotale?

Vescovo Giovanni: “Esattamente così no, però avevamo provato nella nostra diocesi (di Fabriano Matelica) tante volte, tanto è vero che alla fine il risultato a cui eravamo arrivati era di alcuni giorni alla settimana con tutta la giornata la possibilità di poter fare un’adorazione continuata, con delle persone che si alternavano, ma non siamo mai riusciti a farla tutte le 24 ore su 24, perchè la nostra a Fabriano era anche una piccola diocesi, una piccola realtà, le forze non erano tante.

NV. Cosa auspica, allora, per la diocesi imolese di cui è diventato da poco il supremo pastore, in relazione proprio a questa forma, questa azione di preghiera, che è come una liturgia perenne?

VG: Guarda Nicolas, mi ha molto colpito quando prima il parroco don Massimo diceva che voi tutti siete un po’ come la periferia, ma in realtà siete il centro del mondo. Quando c’è Gesù è il centro del mondo. E il mio augurio è che questa attività, questa preghiera, grande o piccola che sia, possa essere realmente come un punto focale, come un fuoco, no? Per tutta la Diocesi di Imola è proprio una grazia grandissima. C’è un punto di preghiera che continuativamente domanda a Gesù tutta la salvezza: è una realtà incredibile. Se si potessero moltiplicare, veramente, con forza, sarebbe auspicabile, però veramente già così si sa che c’è un punto in cui la nostra famiglia cristiana veglia, di fronte al mondo, di fronte al bisogno del mondo e di tanta gente.

NV: E allora, ai tanti adoratori, che svolgono questa preghiera costante dell’adorazione, quale messaggio rivolge a queste oltre 200 persone, che da tutta la diocesi, e non solo, ma anche al di fiori della diocesi, offrono la loro adorazione, non come preghiera personale ma come azione di grazia verso l’intera comunità diocesana e verso l’intera chiesa universale?

VG: Mi ha colpito tantissimo che il Vangelo di questa sera era proprio quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che cosa potevano offrire di fronte al bisogno di tutta quella gente, quei 5 pani e 2 pesci? Niente, apparentemente, ma il Signore ha moltiplicato tutto. Che cosa vorrà dire una preghiera di un uomo che una sera, quando tutti stanno a fare altro, è lì davanti a Gesù? Per il mondo niente. Ma il Signore moltiplica quella preghiera per il bisogno di una intera umanità. Per il bisogno del mondo intero. Per questo, tale azione di adorazione è preziosa, e se uno ha coscienza di questo, vive quel momento lì realmente come una cosa del tutto nuova: e questo è bellissimo!

Dunque ringraziamo monsignor Vescovo, e, come ha egli stesso promesso, durante la Messa assieme agli adoratori, lo attendiamo nella cappellina della Adorazione eucaristica perpetua. Infatti, il nuovo Ordinario imolese ha affermato che quando passerà da Conselice, mentre inizia ad avere dimestichezza con tutte le strade della nostra bella diocesi, verrà a fare un saluto in ginocchio davanti a Cristo eucaristico.

Nicolas Vacchi
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