IL CIRCONDARIO IMOLESE NON E’ ETERNO, BASTA LA VOLONTA’ DI UN SINGOLO COMUNE PER METTERLO IN DISCUSSIONE

IL CIRCONDARIO IMOLESE NON E’ ETERNO, BASTA LA VOLONTA’ DI UN SINGOLO COMUNE PER METTERLO IN DISCUSSIONE

Una risposta certamente “tiepida” quella giunta dal Prefetto sull’esposto – presentato da Galeazzo Bignami, Nicolas Vacchi, Simone Carapia e Brigida Miranda – che poneva il tema della legittimità dell’articolo 2 dello Statuto del Nuovo Circondario Imolese che impedisce il recesso ai singoli Comuni. Una risposta che, tuttavia, apre importanti spunti di riflessione se non altro per quanto è stato ribadito dallo stesso Presidente del Circondario interessato in merito dalla stessa Prefettura: “Il disimpegno anche di uno solo (dei Comuni soci, ndr) di essi farebbe venir meno la possibilità del proseguimento dell’attività del Circondario tenuto conto della sua specificità territoriale che si fonda sulla stretta coesione dei dieci comuni associati”.
In altre parole, desumiamo che se anche un solo Comune manifestasse la volontà di recedere, verrebbero meno i presupposti sui quali tale Ente è stato istituito. Di conseguenza, e crediamo che tale principio vada ribadito, il principio di autonomia dell’ente locale non è in discussione nonostante la presenza dell’articolo 2.
Il fatto che la Città Metropolitana abbia poi confermato l’esistenza del NCI “unitamente alle Unioni dei Comuni” sembra affermare il principio che l’ente di via Boccaccio sia già, nei fatti, una Unione comunale.
Probabilmente mantenere il NCI in questa “forma” giuridica è l’ultimo baluardo di quello status politico ormai di fatto già superato. Spiace purtroppo constatare che il Prefetto, nella sua risposta, abbia richiamato solo la normativa regionale quando invece era stato posto il tema ben preciso di una potenziale incongruenza tra normativa regionale e nazionale in particolare con riferimento all’articolo 24 del TUEL che recita:
“La Regione, previa intesa con gli enti locali interessati, può definire ambiti sovracomunali per l’esercizio coordinato delle funzioni degli enti locali, attraverso forme associative e di cooperazione”
ma al comma 2 dello stesso articolo si stabilisce che “le disposizioni regionali emanate ai sensi del comma 1 si applicano fino all’istituzione della città metropolitana”.
Un articolo che sembra escludere la possibilità per il NCI di rimanere in vita almeno con l’attuale status giuridico a seguito dell’istituzione della Città Metropolitana. Su questo continueremo sempre a interrogarci con la certezza, oggi, che un Comune, qualora lo volesse, potrebbe mettere in discussione, in qualunque momento, queste ente tutto “particolare”.

PrefettoEspostoNuovoCircondaroImolese [3880249]

Brigida Miranda – consigliera “la tua Castel Guelfo” NCI
Nicolas Vacchi – consigliere Forza Italia comune di Imola
Simone Carapia – consigliere Lega Nord comune di Imola
Galeazzo Bignami – consigliere regionale Forza Italia

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