NICOLAS VACCHI FDI: SOSTA IN VIALE ANDREA COSTA, ORA È UFFICIALE LA PRESA IN GIRO POLITICA DEL PD CONTRO I CITTADINI

14/10/23
A Imola siamo su scherzi a parte. Si deve ridere per non piangere davanti alle beffe politiche della giunta PD.
Sono ormai terminati i lavori relativi all’intervento di rigenerazione urbana “Asse Costa, Marabini, Ex Scalo Merci FS” inizio lavori I° stralcio;
la realizzazione di tali lavorazioni ha comportato l’eliminazione di: 14 parcheggi di cui 13 stalli adibiti alla sosta a pagamento dei veicoli ed uno stallo riservato alla sosta dei veicoli per il carico e lo scarico delle merci.
Per recuperare gli spazi di sosta in Viale Andrea Costa, l’amministrazione tramite il comandante della Polizia Locale ha disposto con Ordinanza
l’istituzione in Via Aspromonte di 13 stalli adibiti alla sosta a pagamento dei veicoli ed uno spazio riservato alla sosta dei veicoli per il carico e lo scarico delle merci, mentre fino ad oggi in via Aspromonte la sosta era gratuita. Il sindaco Panieri quindi mangia altri spazi bianchi e li sostituisce con nuove aree sosta blu a pagamento.
Oltre al danno politico la beffa: negli stalli adibiti alla sosta a pagamento dei veicoli istituiti con questo nuovo atto, non avranno validità i titoli autorizzativi riservati ai Residenti del Centro Storico (la cosiddetta zona ad Alta Valenza Commerciale).
Sembra che fosse stato detto dal sindaco PD Panieri e dall’assessore Raffini, accecati dalla malattia politica della “annuncite”, che quanto stava avvenendo fra via Aspromonte e viale Andrea Costa avrebbe avuto verosimilmente carattere sperimentale.
Siamo indignati per questa ennesima presa i giro nei confronti dei cittadini. Oggi gli stalli di Via Aspromonte saranno a pagamento. Una scelta ingorda di una Giunta di sinistra capace solo di fare cassa, a scapito del centro storico dove i parcheggi sono ormai tutti blu.
Oggi abbiamo contezza che è stata ufficializzata con ordinanza una presa in giro ai cittadini: il Pd e il sindaco Marco Panieri dimostrano il loro dilettantismo e l’arte di improvvisarsi amministratori della cosa pubblica.