NICOLAS VACCHI: FRATELLI D’ITALIA È IL PRIMO PARTITO, I RAPPORTI ORA CAMBIANO.

Siamo legati ai valori del conservatorismo, il partito rimane all’opposizione con coerenza.

Teatro da
Imola, Corriere Romagna, Luca Balduzzi
25/8/2021

«Oggi il primo partito della coalizione di centrodestra è Fratelli d’Italia. Anche a livello locale, dunque, ci dovrebbe essere un cambio di atteggiamento nell’ambito dei colloqui di coalizione». Spariglia un po’ le carte in tavola Nicolas Vacchi, capogruppo del partito di Giorgia Meloni in Consiglio comunale a Imola nonché vicepresidente dell’aula.

Se non altro perché a livello nazionale il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e quello della Lega Matteo Salvini stanno discutendo della federazione del centrodestra, da cui Fratelli d’Italia si mantiene a distanza perché fra i banchi dell’opposizione.
E in riva al Santerno il partito di Giorgia Meloni conta “solamente” due consiglieri comunali (Vacchi e Maria Teresa Merli) contro i cinque del Carroccio.

«La Meloni ha dato la propria disponibilità a partecipare alle riunioni dei capigruppo per approfondire assieme gli argomenti della coalizione – osserva Vacchi –. Fratelli d’Italia rimane coerentemente all’opposizione e fuori dalla federazione. Se, però, andiamo a esaminare i concetti e le idee, il centrodestra rimane il centrodestra». Insomma, non è la posizione all’interno dell’emiciclo a fare la differenza.
E in questo quadro, «stiamo crescendo in maniera significativa a livello sia nazionale che locale – rilancia –. E il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere non per un nostro utile, ma per essere presenti all’interno delle istituzioni e avere la possibilità di portare avanti le nostre proposte per la città».

Inoltre, le dinamiche nazionali (Fi e Lega da una parte, Fdi dall’altra) e locali possono divergere: «Divergono quando il centrodestra si trova ad essere unito sotto diversi punti di vista – osserva Vacchi, citando come esempio la lista comune in corsa per le elezioni amministrative di Castel del Rio –. Su priorità come la sicurezza, lo sviluppo economico, la salvaguardia dei valori culturali».
E identità particolari e dialettica fanno parte del normale processo politico: «Con il collega Marchetti c’è stata qualche frizione, se non addirittura alcune divergenze importanti, per esempio sull’organizzazione dei Consigli comunali – ricorda, spostando lo sguardo su Imola –. Questo non significa che il disegno politico, le idee per la città e le proposte politiche per la città non siano condivise. Fratelli d’Italia è coerente con i valori del conservatorismo. Ma contemporaneamente comprende al suo interno anime leggermente differenti. Penso a Ignazio La Russa, a Guido Crosetto e a Galeazzo Bignami».