NICOLAS VACCHI (ISV): SULLA PARTECIPAZIONE E LE FRAZIONI TROPPA FRETTA E IDEE NON CHIARE

NICOLAS VACCHI (ISV): SULLA PARTECIPAZIONE E LE FRAZIONI TROPPA FRETTA E IDEE NON CHIARE

Negli scorsi giorni avevo espresso il mio plauso (con riserva) verso l’operato degli organi di governo cittadino per aver iniziato a lavorare seriamente su temi di Partecipazione e specialmente nelle Frazioni, grazie al progetto ImolaRipartecipa, i cui intenti iniziali erano buoni, bontà tradita da come poi sono stati scritti i regolamenti poi presentati noi consiglieri comunali.

Ad oggi, infatti, devo dire che rimango smentito dai molti punti di assoluta perplessità e criticità che rilevo nel progetto, ed i miei dubbi sono suffragati anche dalla velocità con cui la Giunta e la Maggioranza vogliono fare approvare i regolamenti che riguardano la Partecipazione (Consulta delle Frazioni, Orti cittadini, regolamento della qualificazione dei beni pubblici, potenziamento delle consulte per i grandi progetti della città etc.)

PER LE FRAZIONI, nutro le più vaste preoccupazioni: si procederà a scegliere i membri della Consulta attraverso vere e proprie cooptazioni (definite autocandidature, ma di fatto sono scelte a discrezione di un tavolo di garanzia sin troppo decisivo, quasi “totalitarista”).

La partecipazione è democrazia soprattutto, per tale ragione ho ritenuto opportuno presentare delle proposte (articolate su 5 punti che allego in calce al comunicato) di modifica al regolamento che l’Amministrazione aveva preparato e che verrà sicuramente approvato senza il nostro contributo che per l’ennesima volta viene snobbato dalla maggioranza, fra queste modifiche c’era la necessità di elezioni da parte dei cittadini dei membri della Consulta delle frazioni.

IL TAVOLO DI GARANZIA come pensato è un modo con cui i governanti cooptano, nominano, senza elezioni dei rappresentanti dei cittadini delle Frazioni: come si coniuga questo col concetto di democrazia? Che democrazia è?

Questa nuova Consulta che sostituirà i forum sarà composta da sole 15 persone contro le oltre 70 persone rappresentanti dei soppressi Forum, che non comprendevano solo le frazioni ma anche quei quartieri periferici del centro cittadino. Certamente per la Giunta è meglio avere 15 membri scelti, sostanzialmente, da un tavolo di garanzia che è espressione dell’Amministrazione, piuttosto che avere più di 70 persone scelte direttamente dai cittadini attraverso elezioni.
Se i forum sono falliti perché erano inascoltati, figuriamoci che fine farà questa Consulta che non è nemmeno eletta!

Se si pensa poi al potenziamento dei RAB, questo sarebbe un provvedimento molto valido se solo non fosse strumentale a sedare le proteste dei vari comitati liberi che criticano l’operato della Giunta.
Tutto ciò viene poi edulcorato da un inspiegabile e spasmodico desiderio di dare gli orti non solo ai pensionati ma anche ai giovani: quest’ultimo provvedimento è fumo negli occhi, che nasconde la soppressione democratica di tutti gli altri provvedimenti, sotto i quali si cela una volontà di cassare e non amplificare la partecipazione dei cittadini.

Perché questa improvvisa fretta nel voler approvare queste delibere?
Non si poteva fare al prossimo consiglio comunale?
Perché imporre delle forme di Partecipazione che non rispondono ai criteri elettivi e democratici?
Perché voler arrivare in fretta alla fine di un progetto dispendioso?
Infatti grazie all’ex assessore Lo Buono la ricerca sulla partecipazione ci costa 20’000 euro. In fin dei conti è meglio perfezionare le proposte con degli emendamenti che sia Insieme Si Vince, sia altri colleghi di opposizione hanno inviato al consigliere Peppi, delegato al tema in questione e alla dirigenza.

Io ero favorevole a venire incontro agli imolesi, sia in centro che nelle frazioni, cittadini che per primi percepiscono la necessità di avere strumenti partecipativi con cui far ascoltare la loro voce ma non è questo il modo di farlo. Per questo motivo sarò controllore di quanto avverrà nell’aula consiliare domani: promotore delle modifiche che l’opposizione ha offerto, censore delle idee sbagliate che credo siano una negazione all’idea di partecipazione democratica vera.

Grazie per la cortese attenzione.

NICOLAS VACCHI
Consigliere comunale della Città di Imola
Presidente del Gruppo Consiliare Insieme Si Vince
3387323031

MODIFICHE E PROPOSTE DI INSIEME SI VINCE SUL REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE FRAZIONI.
1. NO AUTOCANDIDATURE – SÌ ELEZIONI.
Parlando di partecipazione, Imola ripartecipa solamente nella misura in cui il metodo democratico scelto è quello delle elezioni.
Pertanto cassare il sistema delle autocandidature e stabilire la forma elettiva per identificare i due delegati (tre per Sesto Imolese – Spazzate Sassatelli).
Istituire la forma elettorale: le elezioni si tengono nelle sette zone territoriali identificate secondo i sistemi tradizionali della candidatura secondo requisiti previsti da regolamento, votazione, scrutinio e individuazione dei 2 delegati per ciascuna delle sette zone.

2. ISTITUZIONE DI UN “MANSIONARIO DEL MEMBRO DELLA CONSULTA”.
Poiché si è ritenuto che le elezioni dei componenti degli ex forum facessero sentire gli eletti sin troppo legittimati, e considerando che il passaggio da elezioni è stato identificato come la ragione di questo “innalzarsi” a ruoli istituzionali che sarebbero tipici dei consiglieri od assessori, ritengo sia opportuno mantenere il sistema elettivo, ma, al fine di mitigare l’eccesso di zelo dei nuovi componenti della consulta delle frazioni, prevedere la creazione di un mansionario programmatico ed al contempo pratico che indichi quali sono i compiti e le funzioni dei componenti della consulta.
La consulta deve stimolare la partecipazione e i suoi componenti ne devono essere i principali attori, ma questo non deve fare di loro un “mezzo consigliere comunale” o “un mezzo assessore”.
Prevedere l’istituzione regolamentata di un mansionario che codifichi i principali compiti aiuterà anche i membri della consulta a perseguire gli obiettivi del loro mandato.

3. RAPPRESENTANTI TERRITORIALI.
Se in uno dei sette conglomerati di frazioni individuati non si individua nessun candidato, è deprecabile pensare di dare quei due seggi ad altre persone da altri territori.
Sia nel caso che il mio proponimento sulle elezioni dei membri della consulta sia nel caso che si confermino le autocandidature così come previste dall’attuale regolamento in via di approvazione, si preveda che il tavolo di garanzia si adoperi e, procedendo a consultazioni territoriali ed in concertazione con gli enti associativi e partecipativi presenti nelle varie realtà (associazioni, società sportive, parrocchie, centri sociali…), individui due/tre candidati, che passino poi dall’approvazione dei cittadini, se non vi fosse una adeguata risposta a queste elezioni, si proceda, solo DOPO aver esperito tutti i tentativi, a cooptazione di due soggetti meritevoli di essere membri della consulta.

4. VERBALI DELLE ADUNANZE. Art. 7
I verbali della Consulta delle frazioni devono essere redatti immediatamente dopo l’adunanza. Gli assenti non hanno diritto di influire su quanto deliberato o discusso in fase di adunanza, questi possono solo consultare il verbale, che viene poi approvato nella successiva adunanza.

5. TAVOLO DI GARANZIA COMPOSIZIONE PIÙ AMPIA E STRUTTURATA.
Il tavolo di garanzia sia costituito in maniera diversa da come è stato strutturato e pensato ad oggi.
Si preveda:
-il consigliere delegato alla partecipazione (attualmente sussistente) o l’assessore con delega alla partecipazione (se esisterà)
-Non un consigliere di maggioranza, ma tre.
-Non un consigliere si opposizione, ma due (individuato fra gruppi consiliari diversi).
-Un dirigente che cura gli affari istituzionali, che può essere individuata nella segreteria generale.
-Un componente per ciascuna associazione che ha presenziato ai gruppi di lavoro sino ad oggi. Ma le associazioni di ogni sorta e i gruppi e gli enti morali che non hanno voluto, saputo o potuto partecipare agli incontri preparatori, possano prendere parte al tavolo. Su sollecitazione dei dirigenti e del consigliere delegato/assessore delegato.
-Istituire il ruolo di consulente esterno. In alcune adunanze può essere utile fare prender parte alla riunione a un soggetto esterno alla normale composizione del tavolo di garanzia, il quale apportando elementi o nozioni tecniche partecipa con diritto di parola al tavolo.

Cons. Nicolas Vacchi
Presidente Gruppo Insieme Si Vince

Preg.ma Presidente di Commissione Manuela Sangiorgi
Spett.li Segreteria Generale e Dirigenti
Gentile Consigliere Delegato Mario Peppi
Gentili Consiglieri Commissari

Buongiorno,
Allego di seguito alcune proposte di modifica al regolamento o di alcune indicazioni, alla luce dell’ultima commissione che trattava il seguente tema.
Nella giornata di oggi per motivi personali che mi vedono a Parma, non presenzierò alla commissione prevista nel tardo pomeriggio.
Vi ringrazio per l’attenzione.

Cons. Nicolas Vacchi
Capogruppo Insieme Si Vince

Modifiche e Proposte sul Regolamento della Consulta delle Frazioni.
1. NO AUTOCANDIDATURE – SÌ ELEZIONI.
Parlando di partecipazione, Imola ripartecipa solamente nella misura in cui il metodo democratico scelto è quello delle elezioni.
Pertanto cassare il sistema delle autocandidature e stabilire la forma elettiva per identificare i due delegati (tre per Sesto Imolese – Spazzate Sassatelli).
Istituire la forma elettorale: le elezioni si tengono nelle sette zone territoriali identificate secondo i sistemi tradizionali della candidatura secondo requisiti previsti da regolamento, votazione, scrutinio e individuazione dei 2 delegati per ciascuna delle sette zone.

2. ISTITUZIONE DI UN “MANSIONARIO DEL MEMBRO DELLA CONSULTA”.
Poiché si è ritenuto che le elezioni dei componenti degli ex forum facessero sentire gli eletti sin troppo legittimati, e considerando che il passaggio da elezioni è stato identificato come la ragione di questo “innalzarsi” a ruoli istituzionali che sarebbero tipici dei consiglieri od assessori, ritengo sia opportuno mantenere il sistema elettivo, ma, al fine di mitigare l’eccesso di zelo dei nuovi componenti della consulta delle frazioni, prevedere la creazione di un mansionario programmatico ed al contempo pratico che indichi quali sono i compiti e le funzioni dei componenti della consulta.
La consulta deve stimolare la partecipazione e i suoi componenti ne devono essere i principali attori, ma questo non deve fare di loro un “mezzo consigliere comunale” o “un mezzo assessore”.
Prevedere l’istituzione regolamentata di un mansionario che codifichi i principali compiti aiuterà anche i membri della consulta a perseguire gli obiettivi del loro mandato.

3. RAPPRESENTANTI TERRITORIALI.
Se in uno dei sette conglomerati di frazioni individuati non si individua nessun candidato, è deprecabile pensare di dare quei due seggi ad altre persone da altri territori.
Sia nel caso che il mio proponimento sulle elezioni dei membri della consulta sia nel caso che si confermino le autocandidature così come previste dall’attuale regolamento in via di approvazione, si preveda che il tavolo di garanzia si adoperi e, procedendo a consultazioni territoriali ed in concertazione con gli enti associativi e partecipativi presenti nelle varie realtà (associazioni, società sportive, parrocchie, centri sociali…), individui due/tre candidati, che passino poi dall’approvazione dei cittadini, se non vi fosse una adeguata risposta a queste elezioni, si proceda, solo DOPO aver esperito tutti i tentativi, a cooptazione di due soggetti meritevoli di essere membri della consulta.

4. VERBALI DELLE ADUNANZE. Art. 7
I verbali della Consulta delle frazioni devono essere redatti immediatamente dopo l’adunanza. Gli assenti non hanno diritto di influire su quanto deliberato o discusso in fase di adunanza, questi possono solo consultare il verbale, che viene poi approvato nella successiva adunanza.

5. TAVOLO DI GARANZIA COMPOSIZIONE PIÙ AMPIA E STRUTTURATA.
Il tavolo di garanzia sia costituito in maniera diversa da come è stato strutturato e pensato ad oggi.
Si preveda:
-il consigliere delegato alla partecipazione (attualmente sussistente) o l’assessore con delega alla partecipazione (se esisterà)
-Non un consigliere di maggioranza, ma tre.
-Non un consigliere si opposizione, ma due (individuato fra gruppi consiliari diversi).
-Un dirigente che cura gli affari istituzionali, che può essere individuata nella segreteria generale.
-Un componente per ciascuna associazione che ha presenziato ai gruppi di lavoro sino ad oggi. Ma le associazioni di ogni sorta e i gruppi e gli enti morali che non hanno voluto, saputo o potuto partecipare agli incontri preparatori, possano prendere parte al tavolo. Su sollecitazione dei dirigenti e del consigliere delegato/assessore delegato.
-Istituire il ruolo di consulente esterno. In alcune adunanze può essere utile fare prender parte alla riunione a un soggetto esterno alla normale composizione del tavolo di garanzia, il quale apportando elementi o nozioni tecniche partecipa con diritto di parola al tavolo.

Cons. Nicolas Vacchi
Capogruppo Insieme Si Vince

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