NOTA STAMPA

Limitatamente a Restart, prendo atto delle parole di Rossi relativamente ai notevoli e svariati problemi del quartiere ed ecco perché resto allibito dal fatto che si è preferito disegnare pupazzi sui palazzi (come già detto alcuni gradevoli ed altri che sfiorano il limite del decoro urbano) piuttosto che intervenire in maniera seria e costruttiva all’interno di immobili da riqualificare in maniera seria.

E ricordiamo inoltre al sig. Rossi che il vicepresidente di Noi Giovani è Marco Panieri, consigliere comunale eletto nelle file del PD. Pertanto non si capisce come mai Rossi chiede al nostro gruppo civico di intervenire su tali problematiche, perché lui non è consigliere mentre io si, forse ha dimenticato di avere un consigliere (di maggioranza) alla sua destra.

Mi preme ricordare a questo signore di documentarsi seriamente su quanto affrontato dal nostro gruppo politico a favore di Imola e di quel quartiere, non ultimo il mio intervento circa la situazione di fragilità sociale in quell’area e la necessità assistenziale nella stessa ed anche quello inerente alla integrazione negli ambienti scolastici di ragazzi extracomunitari.

E condivido anche quanto pensano i componenti degli organi parrocchiali, come il consiglio pastorale del Carmine, quando in una lettera recente vidimata a nome del consiglio intero, i consiglieri laici hanno affermato che pensare che non ci siano più problemi nel quartiere è “irresponsabile, poiché ci sono politiche abitative da ripensare, la mediazione sociale da potenziare senza lasciare sola la Caritas, i parchi da riqualificare, … gli abitanti da coinvolgere”.

Prenda atto che se ci si espone pubblicamente e mediaticamente (con numeri esorbitanti auto certificati di partecipanti) e soprattutto quando si hanno addirittura dei contributi pubblici non si può credere di passare inosservati alla pubblica opinione, né tanto meno dagli amministratori pubblici come i consiglieri comunali che nella loro funzione di indirizzo politico possono esprimere continentemente le opinioni più opportune, senza che ciò inclini le istanze personali.

Non nascondo che diversi operatori scolastici mi hanno fatto presente dubbi di carattere “Iconologico ed Iconografico” su alcuni murales all’interno delle scuola.
Sarebbe stato opportuno sentire prima un parere pedagogico prima di farli sia sulla scuola Primaria statale che nella scuola d’Infanzia paritaria.
Le immagini parlano, e nell’infanzia sono dirompenti.

Prendo atto che per queste persone essere un consigliere di opposizione e quindi controllare come spesi i soldi degli imolesi, con gli strumenti che ci vengono offerti dalla macchina istituzionale, vuol dire essere disfattisti, poco propositivi e nulla facenti.

Grazie per la cortese attenzione.

Cons. Nicolas Vacchi

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