VACCHI-LISEI (FDI): VISITE ED ESAMI, IL COVID ALLUNGA L’ATTESA OCCORRE UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA

da il Resto del Carlino 18-1-2022
Visite ed esami, il Covid allunga l’attesa
Agende piene negli ospedali. Il consigliere regionale Lisei (FdI): «Con il virus i tempi si dilatano, così si mette a rischio la prevenzione»

La ’fila’ più lunga è quella idealmente incolonnata fuori da Radiologia: 8.079 le persone in attesa della prestazione, con un appuntamento in agenda. Seguono visite di Dermatologia (1.877); Otorinolaringoiatra (1.411); Ostetricia e Ginecologia (1.377). Insomma, toccano complessivamente quota 22.024 le prestazioni che aspettano di essere erogate alla platea dell’Ausl di Imola (il dato è aggiornato al 6 dicembre), quelli sopracitati sono solo degli esempi, ma rendono bene l’idea di come il Covid abbia progressivamente gonfiato le agende e allungato i tempi d’attesa. I dati sono stati registrati dai vari sportelli cup presenti sul territorio. Nell’elenco figurano probabilmente anche persone che oggi hanno disdetto il proprio appuntamento, scegliendo di rivolgersi magari a una prestazione a pagamento per essere più vicini a casa oppure stringere i tempi in vista di una visita importante. Ma l’avvento di Omicron sicuramente non ha aiutato e la situazione, secondo Marco Lisei, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia, potrebbe essere pure peggiorata rispetto a un mese fa. «Quella del recupero delle liste di attesa e delle prestazioni sanitarie arretrate rappresenta una vera e propria emergenza regionale – spiega –. Alle persone in attesa vanno poi probabilmente sommati coloro che hanno prenotato e che dovranno aspettare molti mesi prima di avere la propria visita e quelle che si sono accumulate nella fase del picco». Questo senza contare che, secondo Lisei, «ogni prestazione sanitaria arretrata o tardiva rappresenta il rischio di una prevenzione mancata, cittadini ai quali non sarà possibile diagnosticare per tempo una possibile malattia magari curabile. C’è in gioco la vita di molti». Il presidente del Gruppo FdI ragiona poi sull’effettiva causa di questo dilatarsi dei tempi: «A distanza di tanti anni dall’inizio della pandemia vi è, evidentemente, una incapacità organizzativa dirigenziale alla quale va sommato il taglio sistematico di servizi, personale, posti letto». Alla luce dei dati, Nicolas Vacchi capogruppo FdI in Comune, promette di essere pronto a predisporre «un’interrogazione urgente e una comunicazione consiliare al fine di chiarire quali siano le reali motivazioni dei ritardi e le condizioni effettive delle prestazioni calendarizzate per gli imolesi. Le visite sono un diritto fondamentale nel sistema pubblico ed è bene che vengano garantite in tempi ragionevoli, ponendo anche tutte le risorse economiche e umane necessarie per risolvere questo grave problema». Lisei si sofferma infine su un argomento di grande attualità, che riguarda il mondo del lavoro: «Questa situazione si sta scaricando integralmente sui tanti professionisti sanitari, medici, infermieri, tecnici ai quali sono richiesti sacrifici veri, come la sospensione delle ferie. Tutti problemi che da tempo denunciamo e sui quali abbiamo fatto più di una proposta come Fratelli d’Italia, perché gli investimenti in sanità non possono tradursi solo in edilizia sanitaria, ma devono necessariamente partire da un potenziamento e da una valorizzazione del personale oltre che ovviamente da una gestione meno caotica della pandemia».© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicolas Vacchi
Presidente del gruppo consiliare Fratelli d’Italia e vicepresidente del Consiglio comunale di Imola