VACCHI E MIRANDA: SUL CASO LORENZI CONTINUA L’INDAGINE DEI CIVICI

VACCHI E MIRANDA: SUL CASO LORENZI CONTINUA L’INDAGINE DEI CIVICI

Ovviamente sul “caso Lorenzi” attendiamo di conoscere l’esito della seconda fase di istruttoria dell’Ufficio di vigilanza sulla imparzialità dei pubblici funzionari rinviando un giudizio politico definitivo a tale data.
Certo sull’archiviazione del procedimento sanzionatorio da parte del RPC del comune di Imola qualche perplessità ancora resta. Non mettiamo in dubbio la buona fede rispetto alla proroga dell’incarico di Lorenzi ma tuttavia va detto che le “Linee guida in materia di accertamento delle inconferibilità e incompatibilità” ribadiscono che va accertata la colpa “anche lieve”dei soggetti che hanno conferito l’incarico “nullo”.

Capiamo che l’impianto normativo è complesso e non nascondiamo la difficoltà nel districarsi in un contesto di norme così ampio e variegato. Del resto, particolarmente complesso risultava anche l’esposto di Bignami, esposto che la stessa Corte dei Conti ha ritenuto di dover sottoporre all’ANAC. Ricordiamo poi che la delibera ANAC è stata successivamente trasmessa alla Corte dei Conti e allo stato attuale non è ancora dato sapere se la stessa Corte esprimerà in merito ulteriori giudizi.

Nella valutazione del RPC inoltre si afferma che nella sua memoria difensiva, Manca ha allegato la dichiarazione sostitutiva di Lorenzi in data 30 aprile 2015 nella quale si attestavano l’insussistenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità ex DLgs 39/2013: a nostro avviso, ciò di per sé non può costituire una “pezza d’appoggio” perché il ruolo di controllo in capo all’organo nominante, cioè il sindaco, resta.

Inoltre anche il fatto che venga citato un parere di CIVIT (oggi ANAC) in merito al “caso Lorenzi” ci sembra fuorviante in quanto lo stesso parere è riferito alla “incompatibilità delle cariche” che è cosa diversa dalla “inconferibilità dell’incarico”, differenza ben specificata anche nel parere ANAC.

Infine ricordiamo che il parere legale circa la riconferma di Loris Lorenzi ad amministratore unico della Benicomuni srl del 2015 sembrava concentrarsi maggiormente sui “soggetti in quiescenza”, in pratica il parere mirava a dimostrare che la riconferma era legittima anche se Lorenzi era andato nel frattempo in pensione (e del resto anche su questo punto verteva l’esposto di Bignami, punto sul quale però l’ANAC non si è espressa, concentrandosi invece sugli incarichi ricoperti da Lorenzi al momento della nomina).

Viste le circostanze acquisiremo le memorie difensive di Manca e di Lorenzi nell’ambito del legittimo ruolo di controllo spettante alle opposizioni, al fine anche di capire da chi siano state redatte le memorie difensive di Manca e se il sindaco di Imola si sia affidato a un avvocato esterno o a professionalità interne al Comune (lo stesso RPC?)

Ribadiamo infine, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che sul “caso Lorenzi” l’ANAC non ha semplicemente espresso un parere al quale il Comune poteva scegliere se conformarsi o meno. l’ANAC ha DELIBERATO stabilendo anche con chiarezza le conseguenze a norma di legge derivanti dall’incarico nullo.

Brigida Miranda
Nicolas Vacchi

CONS. NICOLAS VACCHI
Consigliere Comunale di Imola
Presidente del Gruppo Consiliare ISV

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