NICOLAS VACCHI (ISV): IL TRICOLORE DELLA RESISTENZA

NICOLAS VACCHI (ISV): IL TRICOLORE DELLA RESISTENZA

Questa mattina 23 aprile 2016 a Sesto Imolese si è tenuta la manifestazione che ANPI, Amminastrazione Comunale, Parrocchia e associazioni hanno condiviso assieme ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grade presenti sul territorio.
Manifestazione che ha visto l’inaugurazione del monumento a tutti i caduti sestesi in occasione del 71′ anniversario della Resistenza e Liberazione in Italia e in Imola.
Di seguito il mio pensiero riferito all’incontro assieme a Ettore Bacchilega (ANPI Sesto Imolese), Bruno Solaroli (ANPI Imola), all’assessore Tronconi e al parroco don Francesco Gaetta.
Grazie per la Cortese Attenzione.

25 aprile 1945. Una data emblematica quella dell’anniversario della Liberazione e festa della resistenza.
Un giorno fondamentale per la storia d’Italia che assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.

Anche per le nostre terre, la nostra Città di Imola, e la nostra comunità di Sesto Imolese sentono forte questo evento, che per noi arrivò a seguito della avanzata dei Neozelandesi dal ponte sul Sillaro che li vedeva avanzare ed entrare nel nostro amato paesello.

Il pensiero che voglio rivolgere a tutti ve lo indirizzo come CONSIGLIERE COMUNALE, incarico che mi onoro di ricoprire assieme alle altre forze politiche rappresentate questa mattina nella pubblica piazza di Sesto Imolese, incarico che spendo nella più importante aula della nostra città, massima espressione di una democrazia, ottenuta tanti anni fa in questo giorno che oggi commemoriamo.
Ma è un pensiero che vi rivolgo anche come CRISTIANO CATTOLICO che riconosce in questa confessione le proprie radici.
Il pensiero di un GIOVANE che conosce i fatti solo grazie la preziosa testimonianza diretta dei martiri e dei testimoni della resistenza, partigiani, resistenti, uomini giusti.
Ma è anche un pensiero che vi rivolgo come IMOLESE, come SESTESE che ama la propria comunità, per la quale prova a dare il proprio contributo migliorativo giorno dopo giorno, attraverso lo studio e l’impegno politico nelle Istituzioni.

La Liberazione è una festa.
Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il principe Umberto II, allora luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”) che recitava: «A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.»
Ma come: un democristiano e un monarca spodestato che fanno festa ai partigiani?

Sì. Ricordiamoci che a Sesto Imolese l’Arciprete don Paolo Sbaraccani fu pronto a consegnarsi a morte a patto che venissero liberati duecento civili fra donne, uomini e bambini.
Ricordiamoci i resistenti, i partigiani a cui le nostre vie sono dedicate, hanno combattuto anche per la libertà delle parole con cui vi parlo.
Perché la Liberazione non ha colore: non è rossa, bianca, verde, nera.
La Liberazione non ha colore, ma ha solo un TRIcolore: quella della nostra nazione democratica, Repubblicana, frutto del sacrificio di tanti uomini e donne di buona volontà, comunisti, partigiani, cristiani, ebrei, laici, tutti sono morti, tutti hanno versato il loro sangue, tutti loro avevano pari dignità.
Nel commemorare questo giorno, abbiamo avuto autorità istituzionali (assessore, consiglieri comunali…) membri della comunità civile (il presidente dell’anpi sestese e imolese), insegnanti, ma anche un ministro di culto, un sacerdote che ci ricorda che qualcosa di più alto deve legarci a quei martiri che hanno combattuto per la libertà, la democrazia, il dialogo, valori che oggi spesso sviliamo.

Non solo a parole, ma anche nei fatti, cerchiamo di dimostrare la nostra vocazione comune al rimettere al centro l’uomo, nelle relazioni, nel dibattito politico, nel lavoro, nelle professioni, nello studio, nelle istituzioni.
Solo così, questo giorno speciale e i grandi uomini che esso ricorda saranno giustamente onorati.
Ringrazio Solaroli e Bacchilega dell’ANPI, perché continuamente tengono vivo questo spirito resistente, democratico, giusto. Grazie.
Questa mattina, questa piazza non è stato solo un posto, ma grazie a tutti questi ragazzi e a questa adunanza è diventata un luogo, un luogo di resistenza.

NICOLAS VACCHI
Consigliere Comunale della Cittá di Imola
Presidente del Gruppo Consiliare Insieme Si Vince

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“VASCO ROSSI “UN CATTIVO MAESTRO, ERETICO E BESTEMMIATORE” MA IL SUPER CATTOLICO NICOLAS VACCHI LO INVITA AD IMOLA!!!”
Pubblicato da Tutto Imola in Articoli 47 minuti fa

vasco rossi imola

Abbiamo letto con interesse l’invito che il Consigliere Vacchi avrebbe rivolto a Vasco Rossi per un suo concerto a Imola. Notiamo che il capogruppo di IsV tende verso dichiarazioni a festività alterne: prima è entusiasta del concerto degli ACDC, poi a Natale condivide le dichiarazioni del Vescovo Ghirelli contro quel concerto e ora, verso l’estate di nuovo vorrebbe un concerto poco “ortodosso”. I Vescovi infatti definiscono Vasco Rossi “un cattivo maestro, eretico e bestemmiatore” ma il super cattolico Nicolas Vacchi lo invita ad Imola!!!
Noi pensiamo che se Vasco Rossi tornasse a Imola sarebbe certamente una bella notizia, ma consigliamo a Vacchi maggiore coerenza perché: verba volant, sed scripta manent.
Laura Bertozzi consigliera comunale Pd
Pietro Taraborrelli consigliere comunale Pd

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